Una serata speciale oggi 21/12/2012 al Planetario provinciale Pitagora che per festeggiare il solstizio d’Inverno ha allestito un ricco programma. La serata avrà inizio con la pièce teatrale :”L’ombra e la luce” liberamente tratto dal romanzo:”Trenta gradi all’ombra”di Antonio Prete. Sotto la regia delle Prof.sse Silvana Comi e Natalia Polimeni ,docenti esperte e collaboratrici del Planetario, i giovani Antonio Crea ,Federico Morabito, Monica Morabito, Luigi Santoro dialogheranno sulla scienza fisica dell’ombra e della luce. Il dialogo si annoda in una prosa che a tratti diventa poesia. La paura atavica di perdere la propria ombra, il ruolo dell’ombra nell’eclisse lunare e solare, le inquietudini di un cartografo celeste, sono alcuni passaggi di questa breve pièce. Il tema è strettamente connesso con il solstizio d’inverno che nella sostanza segna il passaggio dalla notte del buio, in cui l’equinozio di autunno ci ha portato, alla risalita verso la luce. I nostri più lontani antenati conoscevano l’alternarsi delle posizioni del Sole che, dopo i raccolti estivi, vedevano scendere sull’equatore celeste, percorrendo un arco sempre meno esteso sull’orizzonte che lasciava sempre più spazio alle tenebre, fino a che il gran disco sembrava misteriosamente fermarsi come volesse lasciare sospesa la sorte del mondo e dell’umanità, cui si poneva l’assillante interrogativo di perire nelle tenebre o vivere nella Luce. Ma, dopo un periodo breve ma angoscioso, da quella porta oscura che tutto sembrava ingoiare il Sole, l’Invincibile, ricominciava a scalare il cielo.
Nel periodo del solstizio invernale si sono sempre svolte fin dall’antichità cerimonie rituali di purificazione nel tentativo di seppellire definitivamente il passato con i suoi mali, i peccati, i drammi personali e di propiziarsi l’anno nuovo con il rinnovamento e la rigenerazione “espressi nel mito dell’eterno ritorno”.
La porta solstiziale d’inverno era considerata Porta degli Dei, superando la quale l’uomo poteva simbolicamente uscire dalla caverna cosmica, il cui accesso avveniva obbligatoriamente attraverso la porta solstiziale d’estate, chiamata Porta degli Uomini. Ed allora se il solstizio d’inverno segna il ritorno del sole invincibile la conferenza di chiusura della lunga notte al Planetario sarà proprio dedicata alla nostra Stella.Il dott. Santi Cassisi, astronomo presso l’osservatorio astronomico di Collurania (Teramo) parlerà del Sole e delle altre stelle della loro nascita ed evoluzione. La serata prevede anche la presentazione di un video realizzato dal dott. Francesco Macheda, dirigente del settore Cultura e del planetario della Provincia, sui miti legati all’inverno russo. Ed alla fine, se il cielo ed i Maja lo consentiranno, tutti con il naso all’insù ad osservare il Cielo ed il pianeta Giove che caratterizza il cielo di questo inverno. E poi ci ritroveremo ancora sotto la cupola del planetario alle ore 21,00 del 22 dicembre per ascoltare il dott. Giovanni Palamara ,astronomo ,collaboratore del planetario, che ci spiegherà perché siamo ancora qui e perché una convenzione umana qual è il calendario può generare tanti allarmismi. La cittadinanza è invitata a partecipare.