I media ufficiali cinesi hanno preso spunto dalla diffusione sul web della profezia maya per invocare maggiori controlli su Internet, oltre a quelli gia’ esistenti. “Solo la regolamentazione puo’ rendere piu’ sicuro e conveniente” Internet, si legge in un editoriale sul Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del partito comunista. Che aggiunge: “la gente normale spera che il caos di Internet sia regolato”. Analogo il tenore dell’editoriale di un altro giornale ufficiale, il “Guangmin ribao”, secondo il quale “gli esperti chiedono una regolamentazione per mantenere un ambiente online sano e ordinato”. Internet “ha cambiato il mondo, compresa la vita dei cinesi”, scrive il Global Times, fautore di “un rafforzamento dei regolamenti” dato che “la diffusione di dati privati e l’attivita’ illegale online hanno distrutto l’ambiente positivo di questo nuovo media”. In questi giorni la stampa cinese ha riportato l’arresto di oltre mille adepti della Chiesa di Dio Onnipotente, una setta ufficialmente messa al bando e accusata di far propaganda sul prossimo arrivo di un Messia donna in grado di proteggere dalla fine del mondo legata alla profezia maya. Secondo la polizia, la stessa profezia ha influenzato Min Yiongjun, un uomo di 36 anni che lo scorso 14 dicembre ha fatto irruzione in una scuola elementare nella provincia di Henan, accoltellando 23 bambini. Nessuno dei piccoli e’ morto.