Nell’albergo gestito da Gajic – il più alto, dunque il più sicuro – i posti letto sono 250 ed, esaurita in breve tempo la disponibilità, “alcuni ci hanno supplicati di trovare loro una stanza per il 21 dicembre, così da poter sopravvivere“, riferisce il manager dell’albergo. In arrivo da Francia, Germania, ma anche dall’Australia, altri tra quanti rimasti esclusi dai salvici alloggi “ci hanno chiesto di poter almeno sostare con le loro auto nel nostro parcheggio la notte del 21 dicembre“.
“Questo è il momento giusto per vendere la mia casa nei pressi di Rtanj: se non la vendo ora, dopo il 21 dicembre non varrà più nulla, il prezzo è di 10.000 euro” ha calcolato il sig. Dragoljub Randjelovic, ragionando con i giornalisti. Marina Zikic, dell’Ufficio locale del turismo minimizza e attribuisce questo numero “insolitamente alto” al seminario organizzato nella località dedicato allo “spirito di Rtanj” che riunisce scienziati e appassionati per discutere della misteriosa montagna a forma piramidale. Resta comunque indubbio il forte ruolo della superstizione nel boom di arrivi turistici attesi in questi giorni a Rtanj. “La nostra linea ufficiale è di non alimentare la mitologia” riferisce Sandra Vlatkovic, dell’Ufficio nazionale del turismo serbo. “Ma – aggiunge – se la mitologia è utile agli affari, tanto meglio“.
21 dicembre 2012, la vera fine del mondo sarà sul monte Rtanj, la montagna che sembra una piramide: boom di prenotazioni in Serbia
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