21 dicembre 2012: la vera fine del mondo secondo gli astrofisici non ha nulla a che vedere con la profezia Maya

MeteoWeb

Dalla morte del Sole all’esplosione di una supernova vicina, fino all’incontro letale con un buco nero: sono alcuni dei possibili scenari sulla fine del mondo tracciati dal punto di vista degli astrofisici. Non hanno nulla a che vedere con la profezia attribuita ai Maya, ma la leggenda sara’ l’occasione per parlare di fine del mondo in termini scientifici, il 20 dicembre a Napoli, nella Notte bianca organizzata dall’Osservatorio di Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ”La fine della Terra – osserva il direttore dell’Osservatorio, Massimo Della Vallesara’ inevitabile. Basti pensare alla morte del Sole prevista fra 5 miliardi di anni, quando la nostra stella iniziera’ a spegnersi perche’ avra’ finito le riserve di idrogeno”. Un pericolo per la vita sulla Terra, prosegue Della Valle, potrebbe essere l’impatto con una grande cometa o un grande asteroide. Anche l’esplosione di una supernova vicina potrebbe distruggere la vita sulla Terra ed un altro pericolo potrebbe essere un buco nero: il Sistema Solare si muove intorno al centro della Via Lattea e lungo il tragitto, spiega Della Valle, ”potremmo anche incontrare un buco nero, che potrebbe ingoiare la Terra ma anche questo per fortuna e’ poco probabile”. In ogni caso la fine del mondo, sara’ certa con la fine dell’universo, che potrebbe collassare su se stesso oppure dilatarsi all’infinito, al punto da rendere impossibile la vita.

Condividi