21 dicembre 2012: tutte le apocalissi annunciate ma mai verificate, dalla notte dei tempi l’uomo ha paura della fine del mondo

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Mancano ormai solo due giorni all’ora X, alla fatidica data del 21 dicembre 2012 in cui, secondo un’interpretazione del calendario Maya, dovrebbe verificarsi la fine del mondo. Ma non è certo la prima volta che l’umanità vive una bufala colossale sulla fine dell’umanità, sin dai tempi pre-informatici quando spopolavano le profezie di Nostradamus. L’ultimo caso, andando indietro nel tempo, e’ il presunto terremoto che l’11 maggio 2011 avrebbe dovuto distruggere Roma, profetizzato dal “veggente” Bendandi. Ma piu’ in generale negli ultimi dieci anni, grazie anche alla diffusione di internet, si e’ assistito a una crescita costante nel numero di catastrofi annunciate, tutte puntualmente rivelatesi errate.
Uno dei casi piu’ emblematici della nuova era tecnologica della nostra societa’ e’ stato nel 1999 il Millennium bug, che avrebbe dovuto manifestarsi nei sistemi di elaborazione dati alla mezzanotte del 31 dicembre. Per mesi i giornali profetizzarono paralisi totali, cadute di aerei e perfino l’impazzimento dei sistemi militari. A Londra, l’anno prima, si era perfino tenuto un consulto internazionale per disinnescare la “bomba del millennio”, com’era stata prontamente ribattezzata. E mentre le stime parlavano di miliardi di dollari di spesa per aggiornare i software, passando da due a quattro cifre nell’indicazione dell’anno, non mancarono decisioni che, lette a posteriori, sembrano comiche: Francia e Germania decisero di fermare i treni nei minuti a ridosso del Capodanno per evitare l’eventualita’ di disastri ferroviari, mentre Stati Uniti e Russia diedero vita a un centro di controllo congiunto per scongiurare accidentali lanci missilistici.
L’allora governo D’Alema, per non essere da meno, replico’ alle accuse di ritardo mosse dal Senato Usa e predispose un’unita’ di crisi nella sede del Sismi, a Forte Braschi. L’alba del Primo gennaio si incarico’ di dimostrare l’infondatezza dei timori e fece emergere le possibili speculazioni che si celevano dietro l’allarmismo. Eppure pochi mesi dopo, il catastrofismo si riaffaccio’ con la sindrome della “mucca pazza”. Solo in Gran Bretagna, nell’autunno 2000, si stimava che la carne bovina infetta avrebbe fatto mezzo milione di vittime. Per cautela, la bistecca fiorentina fu fatta scomparire dalle tavole italiane, dove torno’ solo nel 2005. Tempo un anno e l’attacco alle Torri gemelle avrebbe fatto sorgere la terza psicosi del Duemila: gli attacchi batteriologici. Il 18 settembre, appena una settimana dopo l’attentato al World trade center, alcune lettere con spore di antrace vennero recapitate a testate giornalistiche, uffici pubblici e uomini politici americani. Quanto bastava per far parlare il presidente George Bush della “seconda ondata di attacchi terroristici contro gli Stati Uniti”, accreditando immediatamente la pista dell’estremismo islamico. Il suo vice, Dick Cheney, rincaro’ la dose, profetizzando che per la prima volta nella loro storia gli Stati Uniti avrebbero avuto piu’ perdite in patria che tra i militari all’estero. La psicosi raggiunse tali livelli che la cattedrale di Canterbury fu evacuata durante una funzione religiosa perche’ era stato visto un uomo spargere polvere bianca in una cappella laterale. Alla fine della fiera, si sarebbero registrate in tutto 21 infezioni, con appena cinque casi mortali. Neppure quest’esasperazione fu pero’ sufficiente a evitare che nella primavera 2003 il mondo fosse pronto per essere sconvolto da una nuova, imminente catastrofe: la Sars, presentata come “la prima epidemia del XXI secolo” dall’Organizzazione mondiale della sanita’. Per l’occasione l’Oms prese a dare aggiornamenti quotidiani sull’andamento della situazione nel mondo, col risultato di scatenare anche in questo caso decisioni memorabili. Gli Usa, ad esempio, inserirono la Severe Acute Respiratory Sindrome nella lista delle malattie piu’ pericolose al pari di colera, tubercolosi e peste bubbonica. E proprio la “Morte nera” divenne presto un riferimento imprescindibile, tanto da riportare in Francia i cima alla classifica dei libri piu’ venduti “La peste” di Albert Camus. Passano due anni e nell’autunno 2005 il terrore viene di nuovo dall’Estremo oriente: H5N1, ovvero l’aviaria. I giornali diventano dei bollettini di uccelli morti: gabbiani, fagiani, aironi, cigni. Il Codacons da parte sua arriva a chiedere l’allontanamento dei piccioni da piazza san Marco. La scena si ripete nella primavera del 2009 con l’influenza suina, che pure ha un tasso di mortalita’ perfino inferiore a quelle delle normali influenze stagionali. Ma come spiegare l’ossessione quasi autolesionistica per minacce che vanno ben oltre le loro effettive proporzioni? “Esiste un certo senso di ipocondria che ci spinge a sentirci malati e in pericolo anche quando non lo siamo – afferma al Velino Andrea Kerbaker, autore di ‘Bufale apocalittiche. Le catastrofi annunciate (e mai avvenute) del terzo millennio’, pubblicato lo scorso anno da Ponte alle Grazie -. Nel mondo occidentale c’e’ come il bisogno inconscio di sentire che il nostro benessere e’ sempre in pericolo, di punirci per la relativa serenita’ in cui viviamo e di temere sempre il peggio. L’aspetto grave e’ che in questo modo si finisce per sottovalutare fenomeni davvero clamorosi e drammatici. Come lo tsunami, una vera catastrofe che pero’ ci ha tenuto calamitati per appena qualche settimana. Molto poco – conclude Kerbaker – se paragonato alle decine di migliaia di vittime provocate”.

Ma da sempre, nella storia, l’umanità ha paura della sua stessa fine: ecco l’elenco delle tante apocalissi sempre annunciate ma mai verificatesi:

  • 992: fine del mondo secondo l’eremita Bernardo di Turingia, che terrorizzò l’intera Europa col pretesto che quell’anno il giorno del concepimento di Gesù (25 marzo) fosse coincideva con la ricorrenza della sua morte (il Venerdì santo), ed il tutto era pure rafforzato da una eclissi di Sole. Molti credettero a questa profezia al punto che scapparono verso le montagne.
  • 31 dicembre 999: “mille anni dopo la nascita di Cristo”, è la data della fine del mondo secondo i vangeli apocrifi.
  • 1000: il libro biblico della rivelazione prediceva l’avvento di un periodo di 1000 anni entro cui, con il ritorno di Cristo, avrebbe trionfato la giustizia. Molti fedeli credettero che questo si sarebbe verificato intorno all’anno 1000 e poiché non si sentivano degni di entrare nel regno dei cieli, pensarono che fatalmente il secondo avvento avrebbe coinciso con la fine del mondo. La profezia fu confermata da una serie di eventi straordinari quali: un’eclissi di sole, la peste, un inverno rigidissimo, una terribile eruzione del Vesuvio, un’invasione barbarica.
  • 1033: fine del mondo secondo il monaco francese Raoul Glaber, che per l’appunto sottolineava come non sia arrivata la fine del mondo per l’anno 1000 perché i 1000 anni andavano calcolati dalla data di morte di Gesù.
  • 23 settembre 1186: fine del mondo secondo il cardinale ed astrologo Giovanni da Toledo, che aveva calcolato una congiunzione di pianeti senza precedenti per quel periodo.
  • 1284: fine del mondo secondo papa Innocenzo III, sulla base di calcoli matematici riguardanti il numero 666 e l’inizio della religione musulmana.
  • febbraio 1420: secondo le parole del profeta Martinek Hasua, il mondo sarebbe finito tra l’1 e il 14 Febbraio 1420
  • Nel 1499, in Germania, Johannes Stoeffer, astrologo del conte von Iggleheim, previde un nuovo Diluvio Universale per il 20 febbraio del 1524, perché alcuni pianeti si allineavano e c’era una importante congiunzione planetaria. Sull’evento vennero pubblicati più di cento libri e molti altri astrologi confermarono l’evento e l’interpretazione come segno di arrivo di una catastrofe. Von Iggleheim. La mattina del 20 febbraio, i suoi contadini, inferociti di non poter salire sull’arca e di essere lasciati in balia del diluvio, lapidarono il povero conte. Stoeffler riuscì a fuggire ma altre centinaia di persone morirono nel tumulto che ne seguì. Anche altre persone facoltose si costruirono un’arca per salvarsi, Voltaire racconta che lo fece anche Aurial, un medico di Tolosa. A Londra ci fu molto panico, al punto che oltre 20 mila persone abbandonarono le loro case. Il Priore di San Bartolomeo costruì una fortezza in cui custodire cibo e acqua in modo da poter sopravvivere almeno due mesi.
  • 20 febbraio 1524: un anno colmo di predizioni di disastri, diluvi e catastrofi culminanti nella fine del mondo, secondo gli astronomi Johann Stöffler e Jakob Pflaumen; secondo un gruppo di astrologi inglesi, l’1 Febbraio 1524 la Terra sarebbe stata sommersa da un secondo diluvio universale. Il priore si St. Bartholomew, a Londra, fece sigillare la propria chiesa dopo averla riempita di scorte sufficienti sopravvivere al diluvio per alcuni mesi. Quel giorno, a Londra non cade una goccia. Gli astrologi si accorsero allora che si erano sbagliati: era il 1624, non il 1524. Quando fu chiaro che si erano sbagliati una seconda volta, naturalmente non erano più di questo mondo.
  • 1532: fine del mondo secondo il vescovo e teologo viennese Frederick Nausea. Egli redasse anche un lungo elenco di segni che farebbero presagire l’imminente fine del mondo.
  • 18 ottobre 1532: secondo i calcoli del sacerdote luterano e matematico Michael Stifelius, il libro dell’apocalisse indicava il 18 Ottobre del 1532, alle 8 del mattino, il momento della fine del mondo. Molti dei suoi concittadini gli credettero, preoccupandosi di vendere la casa e di svuotare le proprie dispense entro tale data. Stifelius attese la fine del mondo insieme ai suoi cittadini ma quando ciò non avvenne, fu fatto incarcerare. Egli rifece i suoi calcoli matematici e fissò la nuova data della fine del mondo per il 3 ottobre 1533 alle 10 del mattino.
  • 1533: un enorme incendio avrebbe distrutto la Terra ma, secondo l’anabattista Melchior Hoffmann, la città di Strasburgo si sarebbe salvata.
  • 1537: fine del mondo secondo l’astrologo Pierre Turrel (che predisse la fine del mondo anche per il 1544, il 1801 e il 1814).
  • 1584: fine del mondo secondo l’astrologo Cipriano Leowitz.
  • 1588: fine del mondo secondo il saggio Regiomontanus (Johann Müller).
  • 1648: fine del mondo secondo il rabbino Sabbati Zevi, di Smirne.
  • 1654: fine del mondo secondo il medico alsaziano Helisaeus Roeslin.
  • 1665: fine del mondo secondo il quacchero Solomon Eccles.
  • 1666: fine del mondo annunciata da Sabbatai Zevi, sfruttando anche il grande incendio di Londra.
  • 1704: fine del mondo secondo il cardinale Nicolò Cusano.
  • 19 maggio 1719: fine del mondo secondo il matematico Jacques Bernoulli (il primo di una stirpe di otto celebri matematici). Il grande matematico svizzero Jacob Bernouilli previde per il 19 maggio del 1719 il ritorno di una cometa già avvistata nel 1680, che avrebbe portato alla fine del mondo. La cometa non tornò e il mondo non finì.
  • 1732: fine del mondo secondo Nostradamus.
  • 1757: fine del mondo secondo il mistico svedese Emanuel Swedenborg, che tra l’altro affermava di essere in contatto con esseri alieni.
  • 1774: fine del mondo secondo Joanna Southcott, leader di una setta religiosa inglese.
  • 5 aprile 1761: fine del mondo secondo il fanatico religioso William Bell.
  • 14 ottobre 1820: fine del mondo secondo il profeta John Turner, nuovo leader della setta di Joanna Southcott.
  • 3 aprile 1843: fine del mondo secondo William Miller, fondatore della setta dei Milleriti (in seguito divenuta la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno). Inoltre, in base ai suoi studi sulle Sacre Scritture, WIlliam Miller sostenne che Gesù avrebbe richiamato in Cielo i fedeli.. Quando la fine del mondo non arrivò la nuova data fu fissata per il 7 luglio 1843, poi per il 21 marzo 1844 e, infine, per il 22 ottobre 1844, quando William Miller si fece fatto aiutare nei suoi calcoli da un certo Samuel S. Snow.
  • 1761: fine del mondo secondo William Bell, poiché si era prodotto un terremoto l’8 febbraio del 1761 e un’altro l’8 marzo dello stesso anno, ventotto giorni dopo, e cioè il 5 aprile, se ne sarebbe prodotto un terzo, tanto violento da provocare la fine del mondo. Il terremoto non si produsse e William Bell fu rinchiuso in manicomio.
  • 1881: analizzando le dimensioni della piramide di Cheope a Giza, Charles Piazzi Smyth fece calcoli matematici che indicavano la fine del mondo nel 1881.
  • 1914: fine del mondo secondo C.T Russell, fondatore dei testimoni di Geova, anno che tra l’altro era la fine di un periodo caratterizzato dalla seconda venuta di Cristo che sarebbe avvenuta nel 1874 secondo i Testimoni di Geova. Il 1914 aveva davvero una importanza fondamentale per loro, dato che davano per certo che sarebbe avvenuta la fine del mondo grazie ad elaborati studi sulla Bibbia. Ecco che cosa, in sintesi, si attendevano Russell ed i Testimoni di Geova per il 1° ottobre 1914: il completo rovesciamento di tutti i regni o governi umani; la presa di potere totale e assoluta da parte di Dio mediante Cristo; la restaurazione del popolo d’Israele in Palestina; l’assunzione in cielo dei Testimoni di Geova.
  • 1918: i testimoni di Geova ci riprovano con la fine del mondo visto che nel 1914 non era accaduta.
  • 1919: fine del mondo secondo il sismologo e meteorologo italiano Alberto Porta, residente a S. Francisco. Previde che il 17 dicembre la congiunzione di sei pianeti avrebbe provocato una corrente magnetica che avrebbe trafitto il Sole, provocando un’immane esplosione che avrebbe distrutto la terra. Il terrore si diffuse e si registrarono scene di suicidi in varie parti del mondo.
  • 13 febbraio 1925: l’arcangelo Gabriele avrebbe annunciato a una ragazza californiana, Margaret Rowna, la fine del mondo per la Mezzanotte di venerdì 13 Febbraio 1925.
  • 1925: fine del mondo secondo Rutherford, secondo presidente della Watch Tower Society (Testimoni di Geova). Ci riprovò anche con il 1934.
  • 6 settembre 1936: George R. Riffert studiando le dimensioni della Grande Piramide calcolò la fine del mondo per il 15 settembre 1936. accortosi che il mondo non era finito il 6 settembre 1936 stabili la data del 20 agosto 1954 per la seconda venuta del messia, con altrettanta fortuna.
  • 1941/42: fine del mondo sempre secondo i Testimoni di Geova.
  • 1945: fine del mondo secondo il reverendo Charles Long di Pasadena. Annunciò nel 1943 che il 21 settembre 1945 la terra si sarebbe vaporizzata e l’umanità si sarebbe trasformata in ectoplasma. I suoi seguaci smisero di mangiare, bere bere e dormire una settimana prima della presunta catastrofe.
  • 1947: fine del mondo secondo John Ballou Newbrough, il “più grande profeta d’America”.
  • 1954: il 18 maggio comparvero delle crepe sul Colosseo. Secondo un antico adagio, Roma e il mondo sarebbero stati al sicuro “finché il Colosseo fosse rimasto in piedi”. Viste le crepe sul Colosseo, qualcuno calcolò che il mondo sarebbe finito il 24 maggio e migliaia di pellegrini si riversarono in Piazza San Pietro per chiedere al Papa l’assoluzione dai peccati.
  • 1954: secondo Charles Laughead, il 20 dicembre del 1954 una flotta di astronavi extraterrestri avrebbe avrebbe salvato l’umanità da un nuovo Diluvio Universale. Quando ciò non si verificò, Laughead, per nulla scoraggiato, ringraziò Iddio per la sua infinita misericordia.
  • 1955: Dorothy Martin, una casalinga americana nel 1954 fece scalpore per le sue incredibili dichiarazioni riguardo messaggi a lei diretti dallo spazio, che mettevano in guardia l’umanità dall’imminente fine del mondo per l’anno successivo
  • 1959: fine del mondo secondo i Davidiani, una setta lontanamente imparentata con gli Avvenisti del Settimo Giorno, il 22 aprile del 1959 i fedeli sarebbero stati gloriosamente massacrati da forze celesti, dopo di che risorti e ascesi al cielo. Poiché si diedero anche da fare per pubblicizzare questa loro credenza, alla fatale serata assistettero migliaia di curiosi e la televisione.
  • 1960: fine del mondo secondo il pediatra Elio Bianco. Costui affermò che il mondo sarebbe finito il 14 luglio, distrutto da un’arma segreta americana. Per questo, con l’aiuto di 45 aiutanti, aveva costruito un’arca da 15 stanze direttamente sul Monte Bianco.
  • 1967: fine del mondo secondo Sun Myung Moon, capo della Chiesa dell’Unificazione.
  • 1968: l’entomologo ed ambientalista Paul R. Ehrlich, che è sempre stato considerato un’autorità dagli ambientalisti, disse che entro 10 anni, in tutto il mondo (Stati Uniti compresi), centinaia di milioni di persone sarebbero morte di fame perché il cibo non sarebbe bastato a sfamarli. Nel 1969 dichiarò che nel 1973 lo smog avrebbe ucciso 200.000 persone in New York e Los angeles, disse anche che avrebbe scommesso qualsiasi cifra sul fatto che nel 2000 l’Inghilterra non sarebbe più esistita. Sempre nel 1969 dichiarò che entro il 1985 saranno morti così tante centinaia di milioni di persone che la popolazione globale si sarebbe ridotta a 1 miliardo e mezzo, entro il 1980 negli Stati Uniti la vita media sarebbe scesa a 42 anni per colpa dei pesticidi, ed entro il 1999 la sua popolazione sarebbe scesa a 22,6 milioni di persone. Molte persone gli credettero.
  • 1970: sempre Paul R. Ehrlich dichiarò che entro i 10 anni successivi il mondo tutte le principali specie del mare si sarebbero estinte, larghe aree costiere sarebbero state evacuate per la grande quantità di pesce morto che vi si sarebbero riversate, le riserve di cibo sarebbero scarseggiate al punto tale che ogni anno sarebbero morti 100-200 milioni di persone, nella visione più ottimistica il cibo non sarebbe più bastato a partire dalla fine degli anni’80. E nel 1976 dichiarò che entro il 1985 sarebbero stati esauriti tutti i minerali più importanti.
  • 1972: Donella Meadows profetizzava la catastrofe planetaria entro un secolo nel suo famoso trattato «The limits to Growth», pubblicato dal Club di Roma e poi riproposto, aggiornato, nel 1992 e con un nuovo, significativo titolo: «Beyond the limits», oltre i limiti. Fu proprio la fondazione nel 1968 del Club di Roma da parte di Aurelio Peccei, insieme agli studi del Worldwatch Institute di Lester Brown, del Wuppertal Institut di Peter Hennicke e del Factor 10 Club di Friedrich Schmidt-Bleek, che furono il grimaldello che aprì le cateratte del catastrofismo contemporaneo, ancora oggi in piena. Nel suo rapporto per il Club di Roma, Donella Meadows, ricercatrice al Mit di Boston e poi docente al Dartmouth College, ha previsto l’esaurimento di petrolio e altre risorse naturali. Ha sostenuto che le riserve mondiali di petrolio si sarebbero esaurite attorno all’inizio del terzo millennio. In effetti, si è verificato il contrario: oggi le riserve conosciute di petrolio sono molto più abbondanti di allora e lo stesso vale per le altre risorse: il prezzo medio, al netto dell’ inflazione, di alluminio, ferro, rame, oro, zinco, azoto e cemento (cioè tre quarti del fabbisogno globale di materie prime) è calato moltissimo e le riserve conosciute sono aumentate.
  • 1973: Eugenio Siragusa che afferma di essere in contatto con gli alieni afferma che la fine del mondo è imminente, con tanto di giudizio divino. Predicava che a causa dei comportamenti negativi della sua generazione, sarebbe avvenuta la sua fine. Coglieva l’occasione anche per definire il suo ruolo: << ecco perché noi siamo sulla Terra, per avvertirvi che il processo è prossimo a terminare, e che la sentenza potrebbe avvenire da un giorno all’altro, o meglio, nel momento stabilito dall’Alto. Il preludio del giudizio non deve potervi sfuggire, perché evidenti e chiari sono gli ammonimenti, e indiscutibili le accuse. Non potete dire: “Io non sapevo”, non potete essere giustifica. Preparatevi piuttosto a pregare se volete salve le anime. >> Ovviamente non avvenne nulla.
  • 1975: fine del mondo secondo i Testimoni di Geova e Herbert W. Armstrong, capo della Chiesa Universale di Dio. I Testimoni che volevano fare lavori di manutenzione nelle loro case, venivano criticati e considerati poco spirituali: ‘Come si può pensare a riparare cose materiali in un tempo come questo!’. Lo stesso accadeva alle giovani coppie che avevano figli: ‘Questo non è il tempo di fare figli, ma di predicare’. Si può immaginare la delusione provata quando passarono settimane, mesi, anni, e la fine non venne! Come non ricordare anche che, successivamente, fino all’ultimo moltissimi testimoni di Geova furono più che certi che il mondo non sarebbe arrivato al 2000.
  • 1977: fine del mondo secondo John Wroe, successore di John Turner alla guida della setta di Joanna Southcott, che fece la sua previsione nel 1823.
  • 10 aprile 1977: secondo Bob Wasdworth e Dan Millar, studiosi di profezie bibliche, il passaggio delle comete Hale-Bopp e Hyakutake nella costellazione di Perseo avrebbe chiaramente indicato l’apparizione dell’Anticristo in Terra il 10 aprile del 1977.
  • 1980: fine del mondo secondo un antico presagio astrologico arabo.
  • 1980: fine del mondo secondo Leland Jensen e Charles Gaines, leaders di una piccola setta religiosa. Annunciarono che la terza guerra mondiale sarebbe scoppiata il 29 aprile. I loro calcoli si basavano sul libro dell’Apocalisse e sulle dimensioni della Grande Piramide d’Egitto. La data fu poi posticipata a 7 maggio e i fedeli attesero la fine nei bunker che si erano costruiti appositamente.
  • Anni ’80: secondo l’astrologa Jeane Dixon la fine del mondo sarebbe arrivata in seguito all’impatto di un’enorme cometa.
  • 1982: l’apoteosi degli annunci sulla fine del mondo e catastrofi vari, molti credettero davvero ai libri ed agli articoli che annunciavano tutto questo. Tra i libri, da ricordare il best-seller catastrofista dai toni scientifici chiamato “Sopravviveremo al 1982?” e scritto da Caterina Kolosimo, nel quale si analizzava, tra varie catastrofi che sarebbero dovute avvenire come il raffreddamento della Terra, quali potessero essere gli effetti della sommatoria degli effetti di marea dovuta appunto alla congiunzione dei pianeti del sistema solare, concludendo che gli effetti di marea si sarebbero sommati, causando terremoti intensi e altri particolari fenomeni distruttivi. Il testo, per la sua aria apparentemente scientifica e seria, terrorizzò molte persone…..ed ovviamente nel 1982 non accadde ciò che era stato profetizzato nel libro. Alle stessa data puntava anche il libro “Il grande squilibrio planetario 1982-83? di Barbault Andrè, con predizioni di disastri in seguito ad un allineamento planetario.
  • Ottobre-novembre 1982: Pat Robertson, famosissimo telepredicatore americano molto influente alla corte di Ronald Reagan, nel 1976 predisse con assoluta certezza la fine del mondo tra l’ottobre e il novembre 1982 (non contento, anni dopo profetizzò con altrettanto insuccesso uno tsunami sulle coste americane nel 2006 e un attentato terroristico spaventoso sul territorio statunitense nel 2007).
  • 1983: sullo strascico del catastrofismo sull’anno precedente, abbiamo le ennesime predizioni apocalittiche dettagliate nel libro “La Grande Catastrophe de 1983? di Boris Christoff.
  • 1984: secondo William Kann, il 15 agosto del 1984 la città di Perth sarebbe stata inghiottita a causa dei peccati dei sodomiti, la città di Sydney sarebbe stata distrutta da terremoti e dalla bomba atomica, mentre la costa orientale dell’Australia sarebbe stata sommersa. Predizioni di apocalisse erano descritte minuziosamente anche nel libro “1984 L’Apocalypse?” di Pierre-Jean Moatti.
  • 16-17 maggio 1987: fine del mondo convenzionale ed entrata nella nuova era (New Age), secondo José Argüelles, il quale si basò sul calendario Maya e su un evento astrologico chiamato “convergenza armonica”. Entro 25 anni (ovvero, prima del 2012) sarebbero scomparsi tutti i mali del mondo moderno.
  • 11-13 settembre 1988: secondo l’ex ingegnere della NASA Edgar Whisenant, Gesù sarebbe tornato sulla Terra tra l’11 e il 13 settembre del 1988. Disse: << Solo se la Bibbia mente, posso sbagliarmi, è inequivocabile>>.
  • 13 settembre 1988: secondo il Trinity Broadcasting Network, una televisione americana, il mondo sarebbe finito tra l’11 e il 12 settembre. Per l’occasione, interruppero la normale programmazione per sostituirla con video di preparazione alla fine del mondo per non credenti.
  • 20 settembre 1988: secondo Roger K.Blake, poiché Noè è morto nel 1988 a.C., nel 1988 d.C. il mondo sarebbe finito. Il 20 settembre, per la precisione.
  • 1990: Elizabeth Clare Prophet, scrittrice New Age di grande successo e spiritualista, convinta di essere la reincarnazione di diversi personaggi storici tra cui Nefertiti, Ginevra e Maria Antonietta, è stata autrice di una profezia che fissava l’apocalisse nel 1990.
  • 1991: secondo un oscuro culto australiano, Gesù sarebbe dovuto arrivare in barca nel pomeriggio di Sidney il 31 marzo del 1991 alle ore 9 del mattino.
  • 1992: fine del mondo secondo il reverendo Lee Jang Lim, della Chiesa Missionaria di Tami, nella Corea del Sud. Cristo avrebbe chiamato a raccolta 144.000 fedeli alla mezzanotte del 28 ottobre per salvarli da Armaghedon. Oltre 100.000 persone si lasciarono coinvolgere dall’isteria e si precipitarono in circa 200 chiese fondamentaliste. In molti lasciarono lavoro e famiglie e donarono tutti i loro beni al reverendo Lim. Un mese prima della data prevista, Lim fu arrestato per aver investito i quattro milioni di dollari raccolti con le donazioni dei fedeli: tra l’altro, aveva acquistato fondi di investimento per 230.000 dollari che sarebbero maturati nel 1995.
  • 1993: fine del mondo secondo David Berg, alias Mosè David, fondatore dei Bambini di Dio (Famiglia dell’amore).
  • 1993: fine del mondo secondo una setta nata in Ucraina, la Grande Fratellanza Bianca.
  • 11 novembre 1993: secondo la rivista americana Weekly World News, la NASA sarebbe stata in possesso di un dossier segreto che annunciava l’impatto dell’asteroide m-167 con il nostro pianeta, e susseguente distruzione di quest’ultimo, l’11 novembre del 1993.
  • 25 luglio 1994: gli astronomi di tutto il mondo annunciarono che il 25 luglio 1994 la cometa Shoemaker-Levi 9 sarebbe caduta su Giove. Due mesi dopo la sedicente astronoma polacca Sofia, alias sorella Marie Gabriel, acquistò pagine sui maggiori quotidiani inglesi per annunciare che una cometa sarebbe caduta su Giove. La differenza è che secondo lei, questa sarebbe stata la più grande esplosione cosmica nella storia dell’umanità e che, onde evitarla, i potenti del mondo avrebbero dovuto impegnarsi a curarlo (il mondo) di tutti i suoi mali, in primis crimine e pornografia.
  • 25 luglio 1994: il pastore John Hinkle avrebbe avuto la notizia da Dio stesso di una sua discesa in Terra per il 25 luglio del 1994, con lo scopo di estirpare ogni male.
  • Settembre 1994: fine del mondo secondo Harold Camping, un evangelizzatore radiofonico statunitense.
  • 8 marzo 1997: fine del mondo secondo una setta religiosa del QUebec, chiamata ‘Il vortice della Stella di Davide’ il mondo sarebbe finito l’8 marzo del 1997.
  • 1998: fine del mondo secondo Hon-Ming Chen, un taiwanese di 42 anni. Costui trasferì il suo gruppo di fedeli, noto come “La Chiesa della Salvezza di Cristo” o “Fondazione Disco Volante Dio salva la Terra”, a Garland, nel Texas, perché “Garland” suonava come “Godland”, cioè terra di Dio. Da qui annunciò che Dio si sarebbe incarnato nel suo corpo il 31 marzo 1998 e si sarebbe in seguito moltiplicato 100.000 volte, per poter stringere la mano a più persone possibile. Chen affermò anche che il 25 marzo Dio avrebbe annunciato dal canale 18 il suo ritorno. Tutto questo sarebbe successo perché nell’agosto del 1999 sarebbe scoppiata una guerra nucleare tra Asia, Africa ed Europa. Solo un gruppo di prescelti sarebbe stato salvato da un disco volante inviato da Dio. Quando i giorni passarono, Dio non comparve in TV né si incarnò in Chen.
  • 31 maggio 1998: in seguito a calcoli troppo complicati per essere riportati qui), che includono l’età del mondo, la fondazione dello Stato d’Israele, la Guerra dei sei giorni, il fatto che la pentecoste cade di Domenica e altro, la numerologa Marilyn Agee aveva fissato per il 31 maggio del 1998 la seconda venuta di Cristo. La numerologa Marilyn Agee si è accorta che Gesù non è disceso in Terra il 31 maggio del 1998. Ma poiché nella lettera di Giacomo 5: 8, 9 sta scritto << anche voi dovete essere pazienti… il giudice sta alla porta >> la signora Agee ha pensato che potesse stare alla porta per qualche settimana. Quando si rassegnò al fatto che Gesù non sembrava proprio intenzionato a venire, la signora Agee ricorse al calendario ortodosso per dire che non era così sicura che la Pentecoste dovesse essere quella del 1998. Forse era quella del 1999. Gli ultimi aggiornamenti, tuttavia, sembravano indicare piuttosto il 2007.
  • 1998-1999: Edgar Cayce (1877-1945), considerato profeta “infallibile”, aveva previsto tutta una serie di disastri naturali per la fine del millennio quali l’eruzione dell’Etna, eruzioni vulcaniche nelle Filippine, distruzione di S.Francisco, Los Angeles, Manhattan. Nella visione del profeta il mondo subirà una inversione dei poli magnetici, con conseguenze apocalittiche: ondate enormi e terremoti immani distruggeranno la terra.
    In particolare, per l’anno 1998 dichiarò specificamente: << Per il 1998, vedrà grandi cambiamenti di natura geologica e sociale e la Terra verrà totalmente sconvolta. Molti vulcani ritorneranno ad essere attivi e causeranno grandi catastrofi. […] Chi vive in montagna si ritroverà di colpo sulla costa e viceversa. […] La Terra si aprirà nella zona occidentale dell’America. La maggior parte delle isole del Giappone sprofonderà nel mare. L’Europa del Nord verrà cambiata in un attimo. Una terra nuova comparirà al largo della costa orientale dell’America. Ciò comporterà sconvolgimenti nelle zone artiche e antartiche e causerà alla fine uno spostamento dei poli terrestri. Allora le zone fredde e subtropicali della Terra diventeranno le più calde e vi cresceranno muschi e felci. Tutto ciò succederà tra il 1958 e il 1998. >>
    Secondo molti studiosi, queste ipotesi erano suffragate dall’apocalisse secondo Giovanni che dice “…si produsse un gran terremoto … le stelle del cielo caddero sulla terra … e ogni montagna e isola fu spostata da dove si trovava”. Sempre secondo Cayce con l’avvento del 2000 Cristo tornerà sulla terra annunciando una nuova era di pace. E meno male che era infallibile….
  • 1999: il profeta Michel de Notredame, noto con il nome latino di Nostradamus, scrisse che nel 1999 “dominerà un grande re di terrore”, che “sangue e pestilenza arrosseranno due fiumi”; “pestilenza, guerra e carestia piomberanno sulla terra”; “il millennio farà finire tutto”. Tutto ciò, secondo Nostradamus, dovrebbe avvenire nel 2000, l’anno del ritorno di Cristo. Sempre per l’anno 1999, vi è un passo particolarmente ostico da cui si sono ottenute due versioni: si scatenerà una guerra con una nuova potenza araba che invaderà l’Europa portando morte e distruzione, oppure: una nuova religione si svilupperà a Fez in Marocco e porterà al crollo del Cristianesimo in Europa.
  • 4 luglio 1999: fine del mondo ancora secondo Nostradamus; secondo una delle tante interpretazioni delle profezie di Nostradamus, Russi e Iran avrebbero dato il via alla Terza guerra mondiale il 4 luglio 1999.
  • Agosto 1999 (gli astrologi hanno rifatto i calcoli): fine del mondo sempre secondo Nostradamus.
  • Settembre 1999: fine del mondo di nuovo secondo Nostradamus, (il “settimo” mese, per alcuni poteva essere settembre).
  • 1999: lo scienziato Hideo Itakawa ha scoperto con una ricostruzione al computer che nel 1999, subito dopo un’eclissi solare, il sistema solare si disporrà in modo da formare una croce. Gli astrologi credono che questa disposizione corrisponda ai quattro cavalieri dell’apocalisse (come descritta nel Nuovo Testamento). In base a fantomatici studi della NASA il disporsi di tre pianeti allineati secondo un angolo di 90° o 180° avrebbe creato forti interferenze e disturbi nelle onde radio, proporzionalmente al numero di pianeti allineati. Studiosi dissero anche che la grande croce sarebbe stata causa di immani terremoti. Come se non bastasse, sempre secondo fantomatici studi NASA, il solo allineamento di Giove e Saturno avrebbe portato ad un aumento del 20% dell’attività solare che sarebbe una delle cause scatenanti di sconvolgimenti della crosta terrestre. Non avvenne nulla, neanche le interferenze nelle onde radio.
  • 31 dicembre 1999: Credonia Mwerinde, fondatrice e alta sacerdotessa della setta ugandese per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti, predisse la fine del mondo per tale data. La profezia ebbe però un tragico epilogo: la sua mancata realizzazione provocò forti malumori tra i fedeli della setta, e oltre 500 di loro vennero uccisi nel rogo doloso della chiesa principale del culto. Da allora, la latitante Mwerinde è ricercata da un mandato di cattura internazionale.
  • 2000: la lista delle persone e delle sette secondo le quali nel 2000 il mondo sarebbe dovuto essere finito è troppo lunga per questo elenco…. ricordiamo fra i tanti Cayce e la veggente Jeanne Dixon che prevedevano terremoti ed inondazioni. Le profezie di Malachia e di Garabandal annunciavano la fine del mondo. Cayce e gli astrologi Mann e Hone prevedevano l’inizio di una nuova era. Non mancavano previsioni di fine del mondo e catastrofi per l’anno 2000 con tanto di fantomatici studi scientifici a supporto. In proposito a disastri apocalittici per l’anno 2000 si affermava: “con tante testimonianze di studiosi, scienziati e profeti anche al più scettico verrebbe da chiedersi se non ci siano fondamenti di verità!”. Per la serie è proprio vero che la gente ha la memoria corta…
    – 5 maggio 2000: Allineamento planetario tra Marte, Saturno, Giove, Mercurio,Venere che avrebbe causato la fine del mondo. Molti “studiosi” dicevano che stavolta la fine del mondo sarebbe venuta per davvero, il 5 maggio 2000: con l’allineamento di Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Sole e Luna sull’asse della terra, il nostro pianeta avrebbe subito uno stress astronomico mai visto prima. Risultato? Slittamento della crosta terrestre, spostamenti della calotta polare, aumento del livello delle acque oltre 100 metri, maremoti, venti che possono arrivare a velocità straordinarie, terremoti dal tredicesimo grado della scala Richter in su, coste Usa sommerse dalle maree, tempeste magnetiche su tutto il globo. (Richard Noone “5/5/2000 Ice: The Ultimate Disaster”; John Gribbin e Stephen Plackmann, “The Jupiter effect”, 1998) Nessuna catastrofe e nessun disastro conseguente l’allineamento dei pianeti, fu una giornata ed un anno tranquillissimo.
  • 2000 e 2001: previste catastrofi dovute a tempeste solari violentissime. Il Centro per lo studio dell’ambiente spaziale del Colorado aveva previsto due violentissime tempeste solari nel 2000 e 2001, alcuni dicevano che questo avrebbe provocato l’inversione magnetica dei poli in base ad una fantomatica teoria di scienziati dell’Istituto di Geofisica di Parigi. Per completare il quadro Joseph Krishvink, dell’Istituto di Tecnologia in California, riteneva che a causa di queste tempeste il 90% della vita sulla terra si sarebbe estinto nel giro di un paio d’anni.
  • 2002: Nostradamus predice una terribile guerra al termine della quale dominerà un nuovo re.
  • 2003: varie fonti, tra cui un documento PDF chiamato Il Decimo Pianeta con il relativo sito Ildecimopianeta.com, annunciavano uno scontro cosmico con questo fantomatico pianeta. Si citavano perfino “conferme scientifiche su questo evento”. Come avrete intuito, nel 2003 non è arrivato nessun pianeta X o Y o Z né ci sono state collisioni devastanti. Ma non solo, le stesse “conferme scientifiche” dicevano che la Terra “ha iniziato a rallentare il proprio moto di rotazione in vista dell’incontro con il Planet X nel 2003, quando addirittura si fermerà per 3 giorni”. A parte il fatto che il 2003 è ormai passato da un pezzo e la fermata non s’è vista, la cosa era fisicamente impossibile.
    Sempre in merito al 2003, si annunziavano “grandi cambiamenti a livello climatico, la temperatura degli oceani si innalzerà notevolmente… molti prodotti agricoli inizieranno a scarseggiare… maremoti e terremoti saranno all’ordine del giorno, enormi quantità di energia verranno liberate con eruzioni vulcaniche… gran parte della superficie terrestre diverrà inabitabile nel giro di qualche settimana… alcune zone oceaniche diverranno immensi continenti e molte zone terrestri sprofonderanno”. Non potevano mancare anche gli annunci su complotti in merito: “i vertici militari e governativi di tutti gli stati della Nato sono già al corrente della situazione… Le istituzioni, per non diffondere panico… faranno di tutto perché non trapelino informazioni”. E meno male, pensate se si mettevano anche loro a sparare deliranti cavolate….nulla è accaduto nel 2003.
    Alcuni hanno pensato bene di riciclare la bufala per il 2012…
    Tra l’altro, nel 1995 Nancy Lieder dichiarò che un alieno del sistema stellare di Zeta Reticuli gli aveva rivelato che Nibiru avrebbe colpito la Terra nel maggio 2003.
  • 2004: John Titor, uno che si spaccia per viaggiatore del tempo, nel 2000 prevede una tremenda guerra civile americana che inizierà nel 2004 e finirà nel 2015. A ciò si uniscono previsioni piuttosto catastrofiche, come si conviene al buon profeta: la Terza Guerra Mondiale fa 3 miliardi di morti nel 2015, la Russia bombarda le città americane, europee e cinesi, e la Microsoft non esiste più.
  • 10 settembre 2008: fine del mondo a causa un profetizzato letale buco nero che si sarebbe generato dall’accensione del più grande acceleratore del mondo, il large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra.
  • Per il 2011 molti siti internet si danno da fare per diffondere incredibili bufale catastrofistiche allo scopo di attirare facilmente l’attenzione della gente, e quindi lettori. Qualsiasi storia incontrollata viene propagandata al massimo, qualsiasi evento viene studiato per vedere di trasformarlo in catastrofista e se non c’è nulla allora si inventa di sana pianta, non importa quanto possa essere assurdo il risultato.
    Tra le bufale catastrofiste più propagandate in quest’anno, ricordiamo: terremoto a Roma l’11 maggio in base a profezie inventate, fine del mondo in seguito a catastrofi naturali il 21 maggio e devastazione dell’Italia in seguito all’eruzione del vulcano sottomarino Marsili, terremoti devastanti profetizzati per il 10 giugno, fine del mondo provocata da governi mondiali occulti, terremoti devastanti provocati dall’uomo tramite HAARP o esplosioni nucleari, devastazioni apocalittiche causate dall’impatto di asteroidi con la Terra, catastrofi planetarie portate dal passaggio della cometa Elenin, fine del mondo secondo alcune sette religiose.
  • 21 ottobre 2011: secondo la setta religiosa estremista guidata dal predicatore evangelista americano Harold Camping, il giorno del giudizio universale sarà il 21 maggio 2011, seguito da quella della fine del mondo il 21 ottobre 2011. Queste date sono state calcolate con interpretazioni matematiche della Bibbia fatte con fanatismo religioso al limite della follia. Tra l’altro, Camping si basa su una concezione della storia tutta sua, in cui la creazione è avvenuta esattamente nell’anno 11013 a.C.. Camping non è nuovo all’annuncio di imminente fine del mondo, infatti fissò l’apocalisse per il 6 settembre 1994, poi posticipata al 2 ottobre dello stesso anno. Molte persone hanno abbandonato il lavoro e venduto tutte le loro cose pur di seguire Camping.
  • 11 novembre 2011: Peter Anamoh, profeta del Ghana, ha profetizzato la fine del mondo per tale data avviando una campagna di raccolta fondi anche attraverso il suo sito web. Anamoh chiede un biglietto d’ingresso per il Paradiso di cinque milioni di cedi (la moneta locale), poco più di 230 euro, ma una bella cifra per gli africani. Il profeta ha però negato di chiedere denaro in cambio della salvezza, ammettendo soltanto di chiedere donazioni per finanziare la sua campagna d’informazione, al fine di salvare quanta più gente possibile. L’idea della fine del mondo è venuta al profeta a causa dei disastri naturali avvenuti nel corso dell’anno, facendo paragoni col diluvio universale della Bibbia dove secondo lui sarebbero morte 24 miliardi di persone. L’idea della data gli è invece venuta perché l’11 novembre 2011 si scrive 11/11/11, e come tradizione per date numericamente singolari si inventano profezie apocalittiche.
  • 21 dicembre 2012: il calendario dell’antico popolo Maya basato sui movimenti di Venere finirà in una data identificata tra mille incertezze nel dicembre del 2012, e secondo alcuni profeti di sventura la fine del calendario di questo popolo primitivo sarà accompagnata da terribili terremoti, inondazioni e incendi, sebbene gli stessi Maya non abbiano mai accennato a nulla in proposito. Altri aggiungono cataclismi legati al ritorno del fantomatico Pianeta X o di Nibiru. Altri ancora, annunciano l’inversione dei poli magnetici con conseguenti catastrofi, oltre a rallentamento della rotazione terrestre e suo blocco per tre giorni. Il tutto in un turbinio di cavolate New Age, profezie catastrofiche, false notizie ufficiali di ogni genere, promesse di fantomatiche rivelazioni, e un marketing sfrenato che tende a sfruttare i creduloni. Incredibilmente esistono davvero persone che ci credono. La bufala del 2012 è però stata inventata molti anni prima dal movimento pseudo-religioso della New Age, i cui esponenti principali avevano bisogno di una data per fissare il momento del “grande cambiamento” atteso dai credenti della New Age, e fra le possibili date fu scelto proprio il 2012 ispirandosi al calendario Maya, giusto per cercare di autoreferenziare la bufala in qualche modo. Poiché questo sembrò non bastare per i credenti, e dato l’approssimarsi del 2012, gli esponenti della New Age iniziarono ad inventare bufale inverosimili (ma non troppo per i creduloni) per convincere che sarebbe davvero accaduto un grande evento spirituale nel 2012. Con internet la situazione è sfuggita di mano ai credenti della New Age, ed oltre alle loro bufale si sono sommate altre inventate da personaggi di ogni tipo.
  • 2012/2013: dal 2009 i media iniziano a diffondere la falsa notizia di apocalittiche tempeste solari confermate dalla Nasa per il 2012 prima e poi per il 2013, ma è la stessa Nasa a smentire dal suo sito internet ufficiale.
  • 13 aprile 2029: visto che le bufala del 2012 sta per scadere, i catastrofisti e profeti hanno previsto cataclismi e fine del mondo per il 13 aprile 2029 in occasione del passaggio dell’asteroide Apophis nelle vicinanze della Terra. Tutti i dati scientifici in merito smentiscono qualsiasi pericolosità di questo evento.
  • 13 aprile 2036: dato che misurazioni scientifiche hanno accertato che il rischio di catastrofe del 2029 è nulla, i catastrofisti e profeti hanno ben pensato di ripiegare sul successivo passaggio dell’asteroide Apophis, cioè il 13 aprile del 2036, sfruttando il fatto che non è possibile avere dati scientifici certi dato il periodo temporale troppo lungo, ma già i primi calcoli stanno distruggendo ogni speranza di una catastrofe.
  • 2050: catastrofisti e profeti sono al lavoro per imbastire una nuova bufala della fine del mondo in quella data, c’è chi ha proposto di puntare su elementi dell’ecologia come l’effetto serra per montare la catastrofe.
  • 2060: fine del mondo attribuita allo scienziato Newton, che deriva da interpretazioni errate su quanto scritto nel 1704 da Newton su foglietti privati non destinati alla pubblicazione e non dal contenuto scientifico.
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