Torna la neve tra domani e venerdì in pianura Padana, a causa della “perturbazione n°5” di questo mese di dicembre caratterizzato dal grande freddo e dalle abbondanti nevicate in tutto il Paese. Stavolta sarà una perturbazione Atlantica, molto vasta e profonda con minimi pressori intorno ai 960hPa, a portare la neve al nord Italia determinando una vastissima circolazione ciclonica in tutt’Europa e riportando dopo molto tempo nel nostro Paese correnti meridionali, umide e miti. Proprio da domani, infatti, dopo un’alba di gran freddo in tutt’Italia (al mattino le temperature minime saranno molto basse), nel corso della giornata le temperature tenderanno ad aumentare in tutto il Paese e i venti inizieranno a soffiare da sud, sud/est o sud/ovest in base alle varie aree italiane.
Saranno correnti prefrontali, umide e foriere di maltempo anche se le temperature si alzeranno in tutto il Paese, tranne che in pianura Padana dove reggerà bene il classico cuscinetto freddo che proprio in queste condizioni determina precipitazioni nevose fin in pianura al nord. Così domani inizierà a nevicare sin dalla tarda mattinata tra Liguria e Piemonte, con fenomeni in estensione nel pomeriggio/sera a Lombardia, Veneto ed Emilia. Il “clou” del maltempo sarà tra domani sera e venerdì mattina, anche se in alcune zone padane continuerà a nevicare per tutto il giorno di venerdì, soprattutto al nord/ovest. Al centro/sud il cielo sarà molto nuvoloso con piogge sparse e temperature in netto aumento, tanto che sugli Appennini la neve cadrà a quote elevate, solo in montagna, ma al nord continuerà a nevicare in pianura localmente in modo abbondante. La neve cadrà sicuramente con accumulo sia a Milano che a Torino, dove ci aspettiamo tra 10 e 20cm di neve. Probabilmente a Milano potrebbe nevicare più che a Torino, in quanto le precipitazioni dovrebbero essere più intense.
Genova, invece, è al limite ma secondo le nostre previsioni vedrà solo pioggia. La tipica “tramontana scusa” che spingerà l’aria gelida presente in pianura Padana fin sulle coste liguri si attiverà anche stavolta, ma su Genova la colonnina di mercurio dovrebbe mantenersi sempre sui +3/+4°C non sufficienti a spingere la dama bianca fin sulle coste. Probabilmente nevicherà copiosamente su tutto l’Appennino Ligure a partire dai 200–300 metri di quota, con accumuli abbondanti, anche perchè la Liguria sarà la Regione interessata dalle precipitazioni più significative e intense di questo peggioramento.
La neve non cadrà, però, solo al nord/ovest: tra domani sera e venerdì ci saranno precipitazioni sparse anche al nord/est e in Emilia Romagna. In una fase iniziale la neve cadrà anche in Emilia, tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia, e nelle zone più settentrionali del Veneto, tra Verona, Vicenza e ovviamente le preAlpi. Nel corso della giornata di venerdì, le temperature aumenteranno e il cuscinetto freddo andrà via via ad esaurirsi, così la neve si trasformerà in pioggia su gran parte di queste aree. Proprio qui non è da escludere già nella prima fase del peggioramento il fenomeno, affascinante ma molto pericoloso, del gelicidio. Si tratta di pioggia congelata che cade al suolo sotto forma di piccoli aghetti di ghiaccio perché durante la sua precipitazione al suolo la goccia d’acqua che si forma tra le nubi negli alti strati dell’atmosfera, si congela scendendo verso il basso dove incontra le temperature sottozero del “cuscinetto” freddo padano.
Nel resto d’Italia attenzione a possibili temporali o anche qualche nubifragio nelle Regioni Tirreniche, e a qualche pioggia di scirocco nelle zone joniche soprattutto in Calabria nella mattinata di venerdì. Nel weekend le temperature si alzeranno notevolmente con picchi di +20°C al meridione, mentre al nord il clima rimarrà umido e uggioso.
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