Un recente studio pubblicato sul ‘Quaternary Research‘ dimostra che le alluvioni e i fenomeni meteo estremi erano molto più frequenti rispetto ad oggi nel periodo della piccola era glaciale, e cioè approssimativamente tra il 1450 e il 1800 d.C., nei secoli scorsi. Lo studio analizza le inondazioni delle Alpi francesi affacciate sul mar Mediterraneo nel corso degli ultimi 1.400 anni, e dall’analisi dei dati storici e delle ricostruzioni effettuate con attente ricerche emerge che i fenomeni violenti sono più frequenti nei periodi freddi e non nei periodi caldi. Gli studiosi che si sono occupati del progetto di ricerca hanno scoperto che “durante il caldo periodo medioevale i fenomeni estremi erano molto meno frequenti rispetto a quanto non lo fossero durante la piccola era glaciale“. Il documento smentisce altre tesi allarmistiche sui cambiamenti climatici e sul global warming: mostra infatti che le temperature estive dell’Europa sud/occidentale erano più elevate durante il medioevo rispetto ai giorni nostri, come di recente ha dimostrato anche questo progetto di eminenti scienziati chimato ‘Medieval Warm Period Project’.
Infine questo studio dimostra come l’irraggiamento solare sia molto più elevato nei giorni nostri rispetto a quanto non lo sia stato nei secoli passati, chiarendo una volta per tutte quali siano le cause – prettamente naturali – del global warming degli ultimi decenni.
Clima: nel Medioevo c’era più caldo di oggi e i fenomeni meteo estremi sono più frequenti nei periodi freddi
MeteoWeb