5 Novembre 1975. Sette operai forestali, a bordo di un camioncino, si sono addentrati nella foresta per svolgere il loro lavoro di routine nei boschi. Dopo un’intensa giornata, poco dopo le 18:00, il gruppo è sulla strada di ritorno per la città, dove ad attenderli ci sono le rispettive famiglie. Ad una curva si imbattono in un grande oggetto che emana una luce brillantissima. Fermano la macchina, inchiodate dal terrore. Solo una di loro, Travis Walton, scende e corre verso l’oggetto nonostante i suoi amici continuino a scoraggiarlo. Riferirà poi che era stata più forte la curiosità della paura. Aveva temuto che l’oggetto si allontanasse prima di poterlo osservare meglio da vicino. Ma arrivato più sotto, un raggio di luce lo colpisce e lo sbatte al suolo dove, aggrappandosi con le mani, prova una violenta scossa elettrica. I suoi compagni dopo un istintivo inizio di fuga decidono di tornare sul posto per aiutarlo. Ma, sia Walton che l’oggetto sconosciuto sono scomparsi. Dopo vane ricerche, essi avvisano la polizia che, scettica a dir poco, li sottopone ad un test con il lie detector (la macchina della verità) dopo i più minuziosi interrogatori. Poteva trattarsi di una favola inventata per nascondere un delitto. Intanto di Walton nessuna traccia. Elicotteri e cani poliziotto perlustrano una vasta zona, inutilmente. Finchè, al quinto giorno, l’uomo ricompare a una trentina di chilometri dal luogo in cui era avvenuto l’incontro con l’UFO, in stato confusionale. Travis è impaurito, e ricorderà solo in un secondo momento, attraverso l’ipnosi regressiva, la sua traumatica esperienza. Racconta di essere stato sottoposto ad ogni tipo di esami nell’interno della macchina, prima di perdere conoscenza. Quando viene rilasciato, 5 giorni dopo, Travis viene ritrovato dentro una cabina telefonica con gli stessi vestiti di quando era scomparso.
Il misterioso caso di Travis Walton del 5 Novembre 1975
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