La bufala dei tre giorni di buio attesi dal 21 Dicembre 2012: la reale testimonianza della NASA

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Raffigurazione di un'eclisse su un tempio Maya

L’imminenza del 21 Dicembre 2012, data che secondo una ormai celebre profezia indicherebbe la fine del mondo, sta infondendo un mix tra panico ed euforia in molti stati. Tra chi si mette in ferie, chi festeggia, chi fa le scorte anticipate, chi si rifugia in bunker sotterranei e chi si cautela con vari kit di sopravvivenza acquistati on-line, in pochi sfuggono alla “Maya-mania”. Nei discorsi della gente prevale ovviamente l’ironia nel commentare l’imminente evento epocale che dovrebbe investire il nostro pianeta. Ma tra il serio e il faceto, sono tanti i modi in cui il mondo si prepara all’apocalisse. Per i più pessimisti, sul web è disponibile un inventario di tutto ciò che può servire in caso di catastrofe: scatolette di cibo a lunga conservazione, filtri per depurare l’acqua, medicinali, valigette da pronto soccorso e walkie-talkie. Oppure, per non lasciare nulla al caso, si possono trovare tute contro qualsiasi tipo di attacco (nucleare, chimico, batteriologico), maschere antigas e bussole. Coloro che hanno maggiori possibilità possono invece ricorrere a espedienti più efficaci, ma anche più costosi. Al prezzo di 50 mila euro si può infatti costruire un bunker anticatastrofe, completamente blindato e isolato dal mondo esterno. Altrimenti, chi vuole passare i suoi ‘ultimi’ giorni al sicuro senza però rinunciare al piacere di una vacanza, può prenotare una camera in un hotel di Praga dotato di un bunker antiatomico, costruito più di 50 anni fa per difendersi da possibili attacchi aerei. Un’altra meta molto ambita è Bugarach, un paesino francese sui Pirenei che, secondo gli esperti di esoterismo, sarà l’unico luogo del pianeta a scampare all’Apocalisse. Lì, secondo alcune leggende, potrebbe essere custodito il Santo Graal. Il borgo è già stato preso d’assalto da venditori ambulanti che vendono amuleti, e i prezzi degli hotel sono schizzati alle stelle. C’è chi è pure riuscito ad affittare quattro camere a 1.500 euro al giorno.

UN’ALTRA ARCA DI NOE’ – Sono molti coloro i quali che per la fine del mondo hanno scelto di partire. E di non tornare più. Nell’ultima settimana si è infatti registrato un boom di prenotazioni di voli aerei di sola andata. Sui social network come Twitter e Facebook si sprecano appuntamenti per party e cene, più che di fine anno, di fine mondo. Se poi si vuole andare a una festa o una cena ma si è single, ci sono siti internet di incontri e di chat per trovare l’anima gemella per l’ultimo giorno dell’umanità. Dalla fine del mondo all’inizio di un amore il passo potrebbe quindi essere breve. Ma ci sono modi anche più tradizionali per affrontare il giorno in cui, secondo i Maya (o chi ne traduce frettolosamente le profezie) la terra dovrebbe essere investita dalla catastrofe epocale. A Napoli infatti è stato lanciato ‘Corno show’, un progetto che prevede l’installazione nella città di 36 sculture raffiguranti i celebri corni portafortuna. In Cina c’è anche chi ha pensato bene di utilizzare i propri risparmi per costruire un’arca, così da farsi trovare pronto a fronteggiare l’apocalisse. Questa sorta di Noè del XXI secolo ha speso ben un milione di yuan (circa 120 mila euro) per costruire la sua nave della salvezza: oltre 21 metri di lunghezza per 15,5 metri di larghezza, l’arca è alta più di 5 metri. Ma a differenza del personaggio biblico, nell’arca non verranno richiamati gli animali della Terra.

I TRE GIORNI DI BUIO – Se da una parte il mondo attende con ironia il 21 Dicembre, dall’altra esistono interi villaggi, soprattutto del centro america, che attendono con terrore la profezia. Negli ultimi tempi, gira voce sul web che a cavallo di tale data, un enorme black-out di tre giorni lascerebbe la Terra al buio per tre giorni. E che questa notizia sarebbe stata confermata nientemeno che dalla NASA lo scorso 4 Dicembre. In realtà, l’Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche non ha mai confermato questa bufala mediatica, né avrebbe cambiato idea nel tempo. Nessuno scienziato dell’ente spaziale, o di altra agenzia scientifica, ha mai confermato la mancanza di corrente elettrica nell’imminenza di tale data. In quei giorni non vi sarà alcun black-out mondiale dovuto ad allineamenti planetari che in realtà non ci saranno, e la Terra non transiterà per alcun anello chiamato cintura fotonica. Alcune versioni di queste voci, citano un video di preparazione alle emergenze dell’amministratore della NASA, Charles Bolden. Il video, visibile pubblicamente su YouTube a questo link, è un semplice messaggio di incoraggiamento ad essere pronti ad eventuali emergenze, estrapolato da una vasta campagna di preparazione del governo statunitense. Non fa riferimento ad alcun black-out, a nessuna fine del mondo, e a nessuna data in particolare.

L’attesa per la ‘fine del mondo’ sta per finire, e con essa la manna degli incassi che questa bufala ha fruttato. Ma di una cosa possiamo essere certi: se la Terra ha una fine, la fantasia umana sembra proprio che sia infinita.

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