La foresta amazzonica rappresenta la meta’ delle foreste pluviali del mondo e ospita un terzo delle specie della Terra, ma conta uno dei piu’ alti tassi di deforestazione. Il risultato e’ una grave perdita della biodiversita’ microbiologica, un fattore fondamentale per il funzionamento dell’intero ecosistema. Un gruppo internazionale di studiosi, coordinato da Jorge Rodrigues dell’universita’ del Texas di Arlington, ha scoperto una preoccupante perdita nella biodiversita’ tra gli organismi microbici, fondamentali per la vita e la capacita’ di adattamento degli ecosistemi che regolano il ritmo della vita nelle foreste. I ricercatori hanno analizzato 100 chilometri quadrati di foresta, di cui circa 38 chilometri, all’interno della Fazenda Nova Vida in Rondnia, Brasile, un’area in cui la foresta e’ stata convertita ad uso agricolo. I risultati indicano che la perdita di diversi tipi di comunita’ batteriche conduce ad una omogeneizzazione biotica ed una perdita netta della diversita’ a livello globale. Gliscienziati temono, quindi, che questa perdita della variabilita’ genetica nei batteri di una foresta convertita ad uso agricolo, potrebbe ridurre la capacita’ degli ecosistemi di adattarsi ai mutamenti. Secondo gli studiosi, la scoperta e’ importante ”perche’ sostiene l’idea che anche i microbi possono essere influenzati dai cambiamenti ambientali causati dall’uomo”. Una consapevolezza importante perche’ ”i microbi hanno un ruolo fondamentale nei processi ambientali, come il riciclo delle sostanze nutrienti, la produzione di acqua pulita e la rimozione di sostanze inquinanti”. ”Sappiamo da tempo che la conversione della foresta pluviale in Amazzonia a scopo agricolo si traduce in una perdita di biodiversita’ di piante e animali”, spiega Rodrigues. ”Ora sappiamo che anche le comunita’ microbiche, cosi’ importanti per l’ecosistema, stanno subendo perdite significative”.