Dati alla mano, non possiamo neanche esser certi che esista. Gli studi più importanti dei climatologi mondiali sono molto controversi e tendono a smentirsi l’un l’altro. Fatto sta che rispetto al global warming e ai cambiamenti climatici c’è chi ci ha sempre speculato e chi continua a farlo, con gaffe davvero clamorose e visioni catastrofiche davvero assurde. Uno studio di alcuni professori dell’Università del Michigan, infatti, sostiene che il riscaldamento del pianeta aumenta il rischio che gli asteroidi possano colpire la Terra, a causa dell’espansione dell’atmosfera verso l’esterno nello spazio rendendo il nostro Pianeta più “bersaglio” per le meteore vaganti nell’universo. Lo studioso che più di tutti gli altri è preoccupato di quest’ipotesi si chiama Charles Boyle, che si sofferma sulla teoria di una legge fondamentale della fisica, e cioè che quando un gas viene riscaldato, si espande. Ma è evidente che per l’atmosfera terrestre non può essere così, in quanto ci sono moltissimi altri fattori che ne determinano lo “spessore“, a prescindere da tutti i dubbi e le incertezze sul global warming in sè. Charles Boyle ha spiegato che “se l’atmosfera continuerà a riscaldarsi, la Terra diventerà sempre più grande e si espanderà verso l’esterno, rischiando quindi di catturare grandi asteroidi che altrimenti ci avrebbero solo sfiorato“.
Un’altra tesi quantomeno bizzarra è quella espressa in questo studio realizzato dal dott. Tom J. Chalko, secondo cui “il calore naturalmente generato dall’interno del nostro pianeta è in prevalenza di origine nucleare. Quindi la Terra nella sua interezza può essere considerata un reattore nucleare lento con il suo solido “nucleo centrale” che fornisce un importante contributo alla produzione totale di energia. Poiché il calore viene generato dell’intero volume e il raffreddamento può avvenire solo in superficie, la temperatura massima all’interno Terra si trova al centro del nucleo interno. Se si continuerà a riscaldare la Terra e quindi anche il suo nucleo centrale, potrebbero venire a formarsi le condizioni della “fusione” nucleare, che porterebbero a un’esplosione del pianeta proprio come avviene in una centrale“. Inutile dire quanto anche questa teoria sia fuorviante e priva di ogni fondamento, ma ormai siamo fin troppo abituati, quando di mezzo ci sono cambiamenti climatici e global warming – da lunghi decenni – ci troviamo di fronte a profeti di gravissime sventure che poi giorno per giorno vengono smentiti dal naturale corso climatico del nostro Pianeta.