E’ di oltre 200 morti il bilancio della prima ondata di gran freddo che ha investito nelle ultime settimane l’Europa centrorientale e i Balcani. Con temperature inferiori ai -20 a Mosca e intorno ai -50 in alcune regioni della Siberia orientale, la Russia si conferma autentico Paese-frigorifero del vecchio continente. Solo da meta’ dicembre il gelo ha causato almeno 56 morti e circa 400 ricoveri di persone con sintomi di assideramento. Nella gran parte dei casi a perdere la vita sono barboni e senzatetto costretti a passare la notte all’aperto. Spesso sotto l’effetto dell’alcol, si addormentano restando vittime del gelo-killer. Ancora piu’ pesante il bilancio in Ucraina, dove a morire assiderate sono state finora 85 persone, mentre altre 550 sono attualmente ricoverate in ospedale. In tanti casi, sia in Russia che in Ucraina, il disagio causato dal freddo intenso si accompagna alle difficolta’ legate alle abbondanti nevicate che si registrano in alcune regioni. Sopratutto in Ucraina, un centinaio di villaggi sono senza elettricita’, in modo particolare in Crimea. Anche in Polonia l’emergenza freddo si fa di giorno in giorno piu’ tragica. Come ha annunciato oggi la polizia, dall’inizio di dicembre sono almeno 49 le persone morte assiderate in tutto il Paese, dove negli ultimi giorni si sono attenuate le nevicate che in molti casi avevano provocato situazioni di emergenza nei trasporti. Il gelo e’ protagonista anche nei Paesi baltici con temperature abbondantemente sotto i -20. Sei persone sono morte assiderate negli ultimi giorni in Lituania, mentre il ghiaccio rende difficoltosa la circolazione in Lettonia e Estonia. Dopo le nevicate dei giorni scorsi, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia fanno registrare anch’esse temperature polari, con un numero ancora imprecisato di vittime. I servizi di soccorso a clochard e senzatetto sono mobilitati per dare il piu’ possibile riparo alle persone piu’ esposte e deboli. Nei Balcani sono complessivamente una decina finora i morti causati dal freddo e dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Le ultime due vittime si sono registrate l’altro ieri in Bulgaria, dove in alcune regioni del nordest le temperature sono scese a -20. Gli altri morti si sono avuti in Serbia, Croazia e Bosnia-Erzegovina. Lo scorso inverno – fra gennaio e febbraio – un’ondata di gelo eccezionale interesso’ l’est Europa e i Balcani, provocando grave emergenza e oltre 600 morti.