L’ovvia premessa è che una previsione a 10 giorni dà solo la linea di tendenza ma non la certezza del tempo che farà: occorre aggiornarsi fino all’imminenza del giorno desiderato per non aver brutte sorprese e incolpare i soliti meteorologi. Nonostante questo pare possibile in questo contesto delineare alcune fasi che il tempo dovrebbe attraversare da qui alla fine del 2012.
20-21 dicembre debole pertubazione con neve a quote basse, occasionalmente fino al piano. Esaurimento dei (deboli) fenomeni nella prima parte del 21.
22-24 dicembre: decisa rimonta anticiclonica africana con clima molto mite per la stagione e valori fino a 15 gradi in montagna, sulle pianure probabilmente non si raggiungeranno tali valori, ma difficilmente si supereranno i 10°C con nebbie e foschie. Possibili formazioni nebbiose persistenti. Crisi della neve in montagna con generale disgelo fino ai 2000 metri.
25-26 dicembre: deciso calo termico ma non sufficiente per nevicate al piano. Neve in quota, sopra i 1500 metri, con tendenza a calo di quota.
27-28 dicembre: nuovo miglioramento ma senza il ritorno di clima caldo. Qualche precipitazione debole possibile, nevosa anche a quote basse, ma non al piano. Molte nebbie e foschie.
29-31 dicembre: freddo via via più intenso con neve fino a quote collinari, ma con discreta probabilità anche in pianura.
tendenza per 1-3 gennaio: nuovo rialzo delle temperature. Il freddo, dopo un dicembre gelido, sembra non riuscire a conquistare l’Europa Meridionale. Sembra solo questione di tempo, data la configurazione dinamica e le masse di aria gelida presenti in ambito continentale.