Due milioni di euro per Statte, il comune tarantino colpito mercoledi’ scorso dal tornado, altri 5 milioni per il “centro salute-ambiente” di Taranto: sono queste le novita’ per il territorio tarantino previste nel bilancio di previsione 2013 della Regione Puglia. Il documento, varato oggi dalla giunta regionale pugliese e curato dall’assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo, prevede risorse per le aree di Statte danneggiate dal tornado di mercoled 28 novembre e nuovi fondi per il “Centro Salute-Ambiente”, che operera’ nella sede dell’ex ospedale Testa. I due milioni di euro sono stati inseriti nel documento finanziario per le opere di ricostruzione delle zone devastate a Statte dalla grave calamita’ naturale. La promessa era stata fatta dall’assessore regionale Pelillo qualche giorno fa, in coincidenza dello stanziamento dei primi aiuti (quattrocentomila euro “per interventi di somma urgenza”). In quell’occasione, cos come nel successivo sopralluogo a Statte, l’assessore regionale aveva assicurato il massimo impegno per reperire nuove risorse. Nel 2013 Statte avra’ nelle sue casse 2.400.000 euro ”per tornare alla normalita”’. Il bilancio 2013 dedica anche un’attenzione particolare, inoltre, alla grave emergenza sanitaria e ambientale di Taranto: 5 milioni di euro sono infatti previsti per il “Centro salute-ambiente”. I fondi si aggiungono agli 8 milioni di euro che derivano dall’assestamento di bilancio 2012. ”Nuove risorse – ha spiegato Michele Pelillo – che serviranno ad incrementare gli esami diagnostici sulla popolazione dei quartieri Tamburi e Statte (aree definite prioritarie dal piano)”. ”Questi fondi, in tutto 13 milioni di euro – ha spiegato Pelillo – renderanno il centro pienamente operativo. La nuova struttura sara’ una sentinella vicina alle fonti inquinanti della grande industria; gli enti deputati al controllo del territorio (Arpa, Asl, Ares Puglia, Regione) lavoreranno insieme per monitorare costantemente l’inquinamento e le condizioni di salute dei cittadini che vivono o lavorano vicino alle fonti inquinanti, con una continua e costante sorveglianza ambientale e sanitaria”.