A cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, erano conosciute meno di una dozzina di comete radenti. Al Dicembre 2012 ne conosciamo circa 2500. Perché questo aumento considerevole? La risposta è semplice, e risiede nei telescopi spaziali inviati dalle varie agenzie spaziali; attraverso osservatori come SOHO, STEREO, SDO, non solo abbiamo mezzi migliori per osservare la nostra stella, ma anche le comete che le transitano intorno. SOHO, ad esempio, ci consente di osservare debolissime comete nei pressi del Sole, come non era possibile fare in precedenza. Anche se molte di queste “vagabonde spaziali” vengono disgregate al passaggio ravvicinato con la nostra stella, sopravvivono abbastanza a lungo da poter essere osservate ed essere aggiunte al catalogo degli astronomi. Generalmete questi tipi di oggetti vengono scoperti dai satelliti soltanto a pochi giorni dal loro passaggio ravvicinato. Gli studi ipotizano che queste comete fossero frammenti originatesi da un’unica grande cometa, dal momento che seguivano le medesime orbite. Le comete radenti hanno transiitano ad una distanza media di 75.000 chilometri dalla nostra stella, e spesso non sono visibili dalla Terra per via delle loro ridottissime dimensioni.