Li Kegiang, il futuro premier cinese, è intervenuto oggi sul tema dell’inquinamento ambientale che ha raggiunto livelli record nel paese e in particolare a Pechino. L’uomo politico, anche a fronte della critiche della stampa, ha invitato la cittadinanza a portare pazienza spiegando che per ricondurre il fenomeno entro limiti accettabili ci vorrà tempo. “La produzione, la costruzione, i consumi non possono andare a spese dell’ambiente – ha detto – ma la situazione attuale non si è creata in due o tre giorni, e dura da molto tempo. Analogamente anche la soluzione del problema è ipotizzabile solo entro un processo di lungo periodo”. Il livello drammatico di inquinamento raggiunto in alcune città cinesi viene sempre meno tollerato dalla popolazione e l’irritazione trova spazio crescente non solo su internet ma anche su molti media. “Per costruire una Cina fiorente bisogna iniziare dal respirare sano”, titolava due giorni fa in prima pagina il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito comunista cinese. L’inquinamento atmosferico preoccupa sempre di più i cinesi e il dibattito crescente sulla questione viene definito “salutare” dal giornale China Daily. “In pieno processo di urbanizzazione è urgente per la Cina riflettere su come proseguire su questa strada senza che la qualità della vita quotidiana venga compromessa”, scrive il quotidiano in un editoriale.