Inquinamento a Pechino, un medico italiano in Cina: “smog mai visto, sono chiuso in casa da 3 giorni”

MeteoWeb

“Sono dodici anni che lavoro a Pechino e un livello di smog cosi’ pesante non l’avevo mai visto. Da tre giorni sono chiusa in casa, oggi pero’ sono costretta ad uscire. Speriamo che nelle prossime ore la situazione possa migliorare. Lo dico da medico: un’aria cosi’ inquinata, alla lunga, puo’ creare parecchi problemi, soprattutto a chi gia’ soffre di malattie respiratorie”. E’ la testimonianza raccolta dall’Adnkronos Salute, di una pediatra italiana che lavora da dodici anni a Pechino per un’agenzia internazionale e che ci vive stabilmente da sette. I livelli record di inquinamento registrati a Pechino stanno facendo crescere la preoccupazione in tutta la Cina. Tv e giornali invitano i cittadini a rimanere in casa, se possibile. “E’ quello che ho fatto io da tre giorni”, spiega la dottoressa italiana. “Sabato mattina – racconta – quando mi sono svegliata lo scenario era questo: una nebbia fittissima e grigia e un sole piccolissimo e oscurato”. Una situazione estrema anche per Pechino, citta’ dove il livello di smog sembra essere costantemente oltre la media. “E’ vero – spiega la pediatra – qui il cielo non e’ mai completamente azzurro. Ma quella che stiamo vivendo e’ una situazione estrema”. I rilevamenti ufficiali indicano ancora alti livelli di particelle inquinanti nell’aria. L’ambasciata americana, che pubblica online le proprie rilevazioni, ha registrato livelli di inquinamento definiti “malsani”. Fortunatamente – aggiunge la dottoressa italiana – sono in arrivo venti, come annunciato dalle previsioni meteo, che dovrebbero ripulire l’aria. E’ infatti stata proprio l’assenza di venti che ha provocato la permanenza di una densa cappa di smog sulla citta’. Una decina di giorni fa c’era un freddo molto intenso, ma l’aria era pulita”. Nel frattempo, a pagare dazio sono soprattutto i bambini e le persone che gia’ convivono con qualche malattia respiratoria cronica. “I piu’ a rischio – spiega la dottoressa – sono i bimbi asmatici e gli adulti che gia’ soffrono di broncopatie cronico ostruttive di base. Non conosco dati ufficiali – conclude – ma so che il numero dei ricoveri qui a Pechino e’ in aumento”.

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