Il lancio in orbita di una scimmia, che avvicina sempre di più la repubblica islamica ad una missione spaziale con equipaggio umano, è avvenuto con successo. La capsula, chiamata Pishgam, che significa “pioniere” in persiano, ha compiuto un volo suborbitale nello spazio, durate il quale – spiega la News Agency – la scimmia non ha mostrato particolari problemi, tornando sana e salva a terra. Secondo il ministro della difesa Ahmad Vahidi, “si è trattato di un grande successo che apre le porte all’invio di un uomo nello spazio nel 2020 e sulla Luna nel 2025”. Dopo il fallimento del precedente tentativo avvenuto due anni fa la missione ha determinato un grande passo per gli scienziati. Il paese ha inviato il suo primo satellite a bordo di un razzo Kavoshagar-3 nello spazio interno nel corso del 2010, e da allora sono stati raggiunti notevoli progressi nella tecnologia del volo spaziale. Critici occidentali hanno espresso preoccupazione per le potenziali applicazioni militari del programma missilistico iraniano, in quanto propulsori sviluppati per raggiungere lo spazio potrebbero essere utilizzati anche come missili balistici a lungo raggio. La repubblica islamica ha tuttavia negato tali ambizioni per il suo programma spaziale.