Nessun geyser a Floresta: si tratta di una profondissima ma innocua sinkhole. I dettagli dopo il sopralluogo dell’Ingv

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Sui Nebrodi non c’è alcun geyser: nel territorio del comune di Floresta, infatti, oggi i tecnici dell’Ingv hanno effettuato il previsto sopralluogo sulla voragine scoperta nel territorio comunale una decina di giorni fa. Sui Nebrodi, quindi, non c’è alcuna attività vulcanica, come avevano ipotizzato (in modo un po azzardato) alcuni giornali locali. Si era parlato di un geyser, ma secondo i tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si tratterebbe invece di un classico fenomeno carsico. La frattura di un metro e mezzo di contrada Lipurino avrebbe una profondità di circa 200 metri ma il vapore visibile all’esterno sarebbe solo dovuto all’escursione termica tra il calore del sottosuolo e la rigida temperatura esterna. Per approfondire l’argomento, abbiamo intervistato il comandante del Corpo Forestale di Floresta, Alfredo Lo Presti, che ci ha chiarito molti aspetti della vicenda, chiarendo innanzitutto il grande impegni della stessa Forestale “nonostante qui siamo solo in due, io e l’ispettore Giuseppe Liuzzo, ad occuparci di un territorio vasto ben cinque comuni, nel cuore del Parco dei Nebrodi“. Lo Presti ci ha ricostruito la storia: “a scoprire la ‘buca’ è stato un allevatore che al momento preferisce rimanere nel più totale anonimato. Ha notato questa buca nella zona di Castagnera, segnalandoci che dal suolo fuoriusciva del calore. Ci ha avvertito e noi ci siamo attivati immediatamente, disponendo un servizio mirato al rinvenimento di questa buca insieme al corpo di vigilanza del Parco dei Nebrodi. Abbiamo subito effettuato un sopralluogo e in contrada Lipporino abbiamo notato una macchia di color scuro su un terreno che era totalmente innevato. Inizialmente abbiamo pensato che potesse essere qualche animale abbattuto o morto, poi ci siamo avvicinati e abbiamo rinvenuto una voragine con una bocca larga circa 100-110cm di diametro per una profondità indefinibile. Oggi con i tecnici dell’Ingv abbiamo calcolato la profondità della voragine, legando un filo di ferro a un peso di piombo e srotolandolo giù per la voragine. Il filo è precipitato per almeno 90 metri, letteralmente inghiottito dalla fossa in modo rapidissimo, poi ha rallentato ma è arrivato ad oltre 150 metri, aggrovigliandosi in alcuni punti, trovando quindi impedimenti ma senza mai fermarsi“.

Nel nostro primo sopralluogo – continua capitan Lo Prestiavevamo constatato che effettivamente da questa voragine fuoriusciva una forte fonte di calore e abbiamo anche notato un leggero odore di zolfo. Allora ci siamo attivati prima di tutto per metterla in sicurezza con un rudimentale recinto e poi, arrivati in ufficio, abbiamo disposto l’immediata comunicazione agli enti preposti (prefettura, dipartimento territorio e ambiente, sindaco e Ingv di Catania). Nei giorni successivi ha nevicato molto, e ieri abbiamo sollecitato quest’intervento da parte degli esperti e stamattina abbiamo fatto il sopralluogo con i tecnici dell’Ingv, che sostengono che si tratti di un fenomeno carsico considerato che la formazione calcarea dell’area determina questa fuoriuscita di calore, come se un vapore acqueo salisse dal fondo verso il suolo. Si tratta, quindi, di un fenomeno naturale dovuto alla formazione calcarea del suolo, e non è da escludere che in zona possano essercene altre“. Insomma, per dirla in una sola parola dovrebbe trattarsi di una profondissima ma innocua sinkhole.
La zona è stata recintata e tabellata, e adesso verrà chiusa per evitare inconvenienti. La sinkhole si trova esattamente a 1.240 metri di quota, su un terreno privato. “Non è sicuramente di recente formazione – ci ha detto ancora Alfredo Lo Prestinessuno sa esattamente quando s’è formata, è difficile poter stimare una data, ma probabilmente ha almeno 10-20 anni, anche se è venuta fuori adesso per un probabile cedimento della crosta, la parte superiore del suolo. Comunque la cosa più importante è che gli esperti dell’Ingv oggi ci hanno rassicurato, noi fino a ieri eravamo preoccupati, ma tutta la comunità di Floresta adesso è più serena. Non si tratta di un geyser, e su questo vorrei precisare che mai nessuno della Forestale aveva parlato di qualcosa del genere, anche perchè prima di oggi non avevamo rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale se non l’iniziale comunicazione istituzionale alle autorità competenti, in cui comunque non avevamo mai parlato di geyser ma ci eravamo limitati a descrivere il fenomeno“.

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