Dopo un periodo di relativa calma, l’attività solare torna a far parlare di sé, con ben quattro espulsioni di massa coronale prodotte nelle ultime ore. Gli esperti della NOAA, l’Agenzia Americana per l’atmosfera e gli oceani, prevedono maggiore dinamicità nei prossimi mesi, quando dovrebbe verificarsi il picco massimo dell’attività undecennale. Il Sole sta attraversando infatti la fase attiva del suo ciclo, nel quale periodi di quiete si alternano a periodi di attività intensa, come quello in corso. Lo sciame di particelle cariche scagliato dall’ultima eurzione solare sta per investire il nostro pianeta, viaggiando alla velocità di oltre 400 chilometri al secondo, pienamente nella norma rispetto agli sciami generati da eruzioni di media entità. Le macchie solari attualmente attive sono indicate con le sigle AR 11652 e AR 11654 ed hanno finora prodotto almeno quattro sciami di particelle di classe M, ossia nel livello di media intensità, che potrebbe potenzialmente provocare localmente blackout nelle telecomunicazioni e generare forti aurore ai Poli. La macchia solare più vasta, AR1654, si sta lentamente orientando verso la Terra e sta generando brillamenti di classe C ed M, ma secondo gli esperti della Noaa potrebbe essere in grado di generare anche flare di classe X. Intanto, un primo flusso solare ha riacceso i cieli della Lapponia finlandese.