Allerta Meteo: 3 affondi nordici pronti a sfondare sull’Italia, c’è il rischio di super-nevicate da record!

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Come ha spiegato nelle sue previsioni il meteorologo del Cnr Massimiliano Pasqui, saranno tre gli affondi nordici pronti a sferrare l’attacco all’Italia: il primo è ormai imminente e si caratterizzerà per maltempo diffuso soprattutto al centro/sud, freddo al nord e nevicate sugli Appennini a quote medio/basse tra mercoledì 6 e venerdì 8 febbraio; il secondo, più incisivo e vigoroso, dovrebbe arrivare nel weekend, tra sabato 9 e domenica 10, quando il freddo si spingerebbe più a sud invadendo anche il centro con nevicate molto intense soprattutto nelle Regioni centro/meridionali tra sabato pomeriggio e domenica mattina; il terzo dovrebbe arrivare tra lunedì 11 e martedì 12, al momento è il più incerto e confuso com’è normale che sia in quanto stiamo parlando di un’evoluzione a una settimana, ma è anche il più intenso soprattutto in termini di maltempo e di nevicate, perchè secondo gli ultimi aggiornamenti di alcuni centri di calcolo c’è il rischio concreto di un’apocalisse nevosa al centro/nord, soprattutto tra Liguria, Toscana, Umbria e Lazio.
Il primo peggioramento, quello che inizierà tra qualche ora, sarà comunque incisivo e tipicamente invernale, ma rischia di sfigurare rispetto agli altri due. Comunque va segnalato che tra questo mercoledì e venerdì 8 cadrà molta neve sui rilievi del centro e del sud, mentre le temperature crolleranno in tutto il Paese e soprattutto al nord dove arriverà il vero e proprio gelo. Le precipitazioni più intense si verificheranno nel basso Tirreno, tra Calabria e Sicilia, dove la neve cadrà copiosa già mercoledì sera oltre i 700800 metri, poi giovedì oltre i 600 metri e infine venerdì oltre i 500 metri, ma non mancherà instabilità anche sul resto del centro/sud con nevicate su tutti i rilievi appenninici fin a bassa quota.
Il peggioramento di sabato 9 e domenica 10, poi, sarà ancora più intenso in quanto sarà provocato dall’ingresso di un nucleo d’aria gelida in quota, con temperature di -40°C a 500hPa che arriveranno sull’arco Alpino in alcuni casi sconfinando anche in pianura Padana.  Ne verrà fuori un’altra profonda perturbazione con piogge e temporali che risaliranno il basso Tirreno dalla Sicilia verso la Campania nel pomeriggio/sera di sabato, per poi spostarsi sul centro/sud peninsulare nella notte e nella mattinata di domenica, con autentiche “bombe” di neve soprattutto tra Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In questo frangente, come abbiamo già spiegato nelle scorse ore, persino Roma e Napoli rischiano di vedere la neve che comunque cadrà abbondante sin dalle basse quote su tutto l’Appennino, e domenica all’estremo sud a partire dai 300400 metri di quota.
Il terzo affondo nordico è quello che fa urlare alle nevicate epiche, che potrebbero verificarsi al centro/nord tra lunedì 11 e giovedì 12. Se le mappe odierne fossero per domani o dopodomani, e non per l’inizio della prossima settimana, avremmo tutte le autorità già mobilitate e le scuole chiuse su gran parte dei comuni di Liguria, Toscana, Umbria e altre zone del centro/nord, in quanto c’è il rischio che possa cadere più di mezzo metro di neve da Genova a Firenze passando per Pisa, Livorno, Siena, Grosseto, Viterbo e Perugia. Ancora una volta Roma potrebbe vedere la neve, che comunque cadrebbe copiosa sin dalle bassissime quote tutt’intorno alla Capitale, dai Castelli all’Appennino. L’ennesimo affondo d’aria fredda proveniente da nord, infatti, alimenterebbe una nuova perturbazione di origine Atlantica a spingersi sull’Italia approfondendosi sull’alto Tirreno determinando così lo scorrimento di un fronte perturbato molto intenso, e probabilmente temporalesco, proprio sul centro/nord, dove è classico in queste situazioni avere piogge intense, nubifragi e acquazzoni. Stavolta, però, viste le basse temperature, potrebbe trattarsi di violente bufere di neve fin su coste e pianure! Il rischio di super-nevicate da record è sempre più concreto alla luce degli ultimi aggiornamenti, come illustrano le mappe pubblicate a corredo dell’articolo.
Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti su un’evoluzione così interessante, dopo l’eccezionale febbraio 2012 anche quest’anno l’inverno pare voglia rimanere sottolineato di rosso negli annali storici della meteorologia italiana…

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