Elezioni, appello dei geologi: “in nessun programma elettorale si parla di messa in sicurezza del territorio”

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“Nessuna forza politica ha messo nel proprio programma elettorale la difesa del territorio dai rischi di alluvioni e frane”. A puntare il dito e’ Eugenio Di Loreto del Consiglio nazionale dei geologi, che all’Adnkronos sottolinea la gravita’ della gestione del territorio. Eppure, le aree ad elevata criticita’ idrogeologica rappresentano il 10% della superficie italiana e coinvolgono l’89% dei comuni mentre le persone esposte ad un elevato rischio idrogeologico sono almeno 6 milioni e gli edifici a rischio sono circa 1,2 milioni. Le aree ad elevato rischio sismico sono ben oltre il 50% del territorio nazionale e interessano il 36% dei comuni; le persone esposte ad un elevato rischio sismico sono 22 milioni e gli edifici a rischio sono 5,5 milioni, fra i quali ovviamente scuole ed ospedali. Vista la situazione “gli ordini professionali insieme alle associazioni ambientaliste stanno pungolando i candidati al prossimo Governo perche’ una volta eletti affrontino questo tema non piu’ rimandabile”. Di Loreto sottolinea che “c’e’ una scadenza da rispettare, entro giugno 2013. La Comunita’ Europea ci impone di mappare la pericolosita’ da alluvioni, e da li’ ripartire immediatamente con interventi di messa in sicurezza del territorio che devono essere il volano per lo sviluppo economico del nostro Paese”. “Noi geologi – aggiunge – sappiamo bene che quando non si interviene il fenomeno si va sempre piu’ aggravando. Non e’ piu’ pensabile rimandare”. La situazione “e’ critica e ogni anno e’ sempre peggio e lo dimostrano le alluvioni che si ripetono in quasi tutto il territorio nazionale, dalla Liguria alla Sicilia, adesso in Umbria, in Toscana e Lazio. Il nostro territorio e’ relativamente giovane ed e’ soggetto a questi fenomeni che sono naturali. E’ innaturale pero’ che provochino questi disastri”, conclude.

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