Le probabilità di una nevicata sulla capitale, data la particolare configurazione delineata dai modelli, sono pressochè scarse. Difatti, il particolare posizionamento del minino barico sul basso Tirreno, davanti le coste di Campania meridionale e Sicilia, non deporrà a favore per eventi precipitativi nell’area romana, che rimarrà lungo il margine nord della circolazione di bassa pressione, venendo interessata da un componente da E-NE o NE che lascerà Roma in “ombra pluviometrica”, sotto la protezione del monte Terminillo. Nonostante la situazione sinottica decisamente sfavorevole, con correnti nord-orientali in scivolamento dall’Appennino, non si può del tutto escludere lo sconfinamento di qualche nucleo precipitativo dall’Appennino (specie se il minimo è più vicino al basso Lazio), isolato e ben localizzato, che potrà dare la stura a qualche breve piovasco misto a qualche fiocco umido svolazzante nelle zone più orientali e settentrionali della capitale, alle porte della “città eterna”.