Poi la presunta fine del mondo del 2012, che secondo alcuni è addirittura avvenuta senza che ce ne fossimo accorti (una fine del mondo in chiave interiore). Per non parlare delle dimissioni del Papa, evento quasi unico, cui dovrebbe succedere, almeno temporaneamente, in un periodo di transizione, proprio il Cardinale che, originario di Romano Canavese, sarebbe proprio la persona indicata dalle profezie di Malachia come il Papa Romano, che vedrà la fine di Roma Urbe, l’ultimo Papa.
E poi la pioggia di meteoriti, evento non certo comune, la crisi mondiale, le scie chimiche, i cambiamenti climatici, la numerologia, gli alieni. Mettiamoci pure tutto, in questo calderone, certi che chi crede alla scienza si metterà a ridere, chi crede alla numerologia, ai segni, al destino segnato e segreto del mondo, si troverà piuttosto spaesato. Ma spaesati siamo un pò tutti, di fronte ad eventi fuori dall’ordinario. Il che però non fa altro che ricordarci che la storia, intesa come civiltà e come storia della Terra, di eventi anche straordinari è fatta, e che non c’è nulla che ci protegga, come un contratto, dal fiume degli eventi cosmici o dalle guerre, dalle crisi, che sappiamo essere proprio esse, la Storia. E casomai il loro verificarsi ci ricorda che siamo nel flusso degli eventi, nel ciclo del tempo, partecipi di ciò che accade, nel bene e nel male, che la storia non è solo quella letta sui libri, ma ci passa anche davanti agli occhi, e non è solo fatta di piccolezze, di pettegolezzi e bollette da pagare. E essere partecipi di qualcosa di più grande, in questo attimo infinitesimo di tempo che è la nostra esistenza qui, è una cosa che a volte può farci sentire ancora più vivi e un pò meno spettatori.
