Il vortice polare sta per piombare sull’Italia: le temperature sono già diminuite negli ultimi due giorni e nonostante il tempo sia stabile e soleggiato su gran parte del Paese, fa freddo con valori prettamente invernali. Dopotutto gli occhi sono puntati sui prossimi giorni: siamo alla vigilia di un evento molto importante, che potrebbe essere anche il più incisivo dell’inverno in termini di freddo e neve, non solo come intensità ma anche come durata. Chiariamo subito che l’inverno è ancora lungo e che non si tratterà certo dell’ultima irruzione fredda di questa stagione, ma tra mercoledì 6 e lunedì 11 febbraio le temperature si manterranno molto basse per sei giorni consecutivi con tanto maltempo al centro/sud e abbondanti nevicate fin a bassa quota. Non mancherà un po d’instabilità anche al nord, soprattutto al nord/est e nell’alto Adriatico, con nevicate fin in pianura.
Ma andiamo con ordine: l’aria fredda invaderà il nostro Paese proprio nel corso della giornata di mercoledì 6, in cui avremo forti temporali su tutte le Regioni Tirreniche, dalla Toscana alla Sicilia, forti in serata proprio nel basso Tirreno, tra Calabria e Sicilia. Le temperature crolleranno di altri 5-6°C e la neve inizierà a cadere copiosa sui rilievi appenninici a quote medie. Da giovedì 7 in poi vivremo il “clou” di questo peggioramento in termini di freddo e maltempo, maltempo che – come già accennato – si concentrerà soprattutto al centro/sud. Giovedì la neve cadrà soprattutto sui rilievi appenninici tra Romagna, Toscana, Marche e Umbria oltre i 200–300 metri di quota, tra Lazio, Abruzzo, Molise e Campania oltre i 500–600 metri, in Puglia, Calabria e Sicilia oltre i 700–800 metri. Da segnalare anche l’arrivo del freddo in Sardegna con venti impetuosi di maestrale, piogge, temporali e nevicate anche sull’isola oltre i 500 metri di quota. Venerdì 8, poi, il maltempo si concentrerà al sud con nevicate oltre i 100–200 metri su Marche, Abruzzo e Molise, oltre i 300–400 metri tra Puglia, Campania e Basilicata e oltre i 400–500 metri in Calabria e Sicilia, dove si verificheranno le precipitazioni più significative nelle zone tirreniche.
Nel weekend, poi, un nuovo impulso perturbato proveniente da nord/est alimenterà il maltempo in un contesto già di per sè freddo e instabile. La neve continuerà a cadere sui rilievi appenninici fin a bassa quota nella giornata di sabato 9, ma un nuovo fronte in arrivo da ovest provocherà abbondanti nevicate nel pomeriggio/sera sulla Sardegna, fin a bassa quota, in spostamento verso il centro/sud dove nella notte e domenica mattina avremo nevicate fin a quote molto basse su Toscana, Lazio e Campania. Addirittura secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe nevicare a Roma e Napoli, oltre che su Grosseto, Viterbo, Frosinone, Latina, Caserta, Benevento e Avellino. Quella di domenica 10, infine, sarà la giornata più fredda e nevosa soprattutto al centro/sud, con abbondanti nevicate a quote molto basse, a partire dai 50–100 metri di altitudine, su Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Puglia, mentre in Calabria e Sicilia la neve dovrebbe cadere dai 300–400 metri in sù. E attenzione alla prossima settimana, che inizierà ancora con freddo e neve soprattutto – ancora una volta – al sud. Questa tendenza, ovviamente, non va presa come un bollettino dettagliato e definitivo: mancano ancora molti giorni prima di quest’importante episodio freddo e nevoso destinato a segnare l’inverno 2012-2013, e nei prossimi aggiornamenti potremo specificare meglio i dettagli previsionali confermando o eventualmente smentendo queste proiezioni, illustrando secondo quali “aggiustamenti” previsionali i centri di calcolo ci daranno indicazioni nuove e più precise rispetto a un’evoluzione comunque appassionante per coloro che amano la “dama bianca”, la candida neve che come lo scorso anno, anche in questa stagione vuole fare la voce grossa nel mese di febbraio.