Centinaia di persone sono scese in strada nei centri della Garfagnana colpiti dal terremoto di alcuni giorni fa per il timore di nuove scosse nella notte. “Il dipartimento nazionale di protezione civile – spiega in una nota la Provincia di Lucca – ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana. La sala operativa integrata della Provincia di Lucca e della Prefettura è attiva e sono state allertate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i gruppi di volontariato. Tutti i sindaci dei Comuni della provincia sono stati informati e sono state attivate le procedure di protezione civile”.
“Ha aperto il C.O.C. al Palazzetto dello Sport di Castelnuovo Garfagnana. I cittadini si rechino nelle aree di raccolta. A breve altre informazioni“. Questo un nuovo ‘tweet’, in merito a una possibile nuova scossa di terremoto in Garfagnana, apparso alle 23,01 sull’account della Protezione Civile del Comune di Castelnuovo Garfagnana. Nel ‘tweet’ si cita anche il numero 0583641408 cui rivolgersi in caso di necessita’. Sono allestiti centri di raccolta nelle aree aperte del paese e al palazzetto dello sport.
“E’ uno scherzo???” e ancora “Non creiamo panico. Si possono prevedere i sismi?”. Sono solo alcuni dei ‘post’ che stanno circolando su Facebook in seguito alla diffusione della notizia della possibile nuova scossa di terremoto in Garfagnana, in provincia di Lucca. Intanto il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, dalla sua pagina Facebook dice: “Attenzione! La Protezione Civile ci segnala la possibilita’ di nuove scosse di terremoto, nelle prossime ore, con epicentro Castelnuovo Garfagnana. Si raccomanda la massima diffusione della notizia a scopo precauzionale“. Da Twitter invece il sindaco di Fabbriche di Valico, e presidente Uncem toscano, Oreste Giurlani, scrive: “Misericordia e forze dell’ordine stanno avvisando i cittadini di Fabbriche per possibili scosse terremoto. Scuola antisimica comunale aperta“.
Come su MeteoWeb abbiamo scritto più volte, è impossibile prevedere i terremoti. Ma probabilmente sono queste le conseguenze dell’aberrante sentenza del processo sul terremoto di L’Aquila, dove gli esperti della protezione civile sono stati condannati a svariati anni di carcere in quanto non sarebbero stati in grado – secondo l’accusa – di aver comunicato in modo opportuno alla popolazione i rischi legati alla possibilità di scosse di terremoto, che come ben sappiamo tutti, in alcune zone d’Italia potrebbero verificarsi in ogni momento.
Eppure siamo sicuri che adesso, magari già da domani mattina, ci sarà chi metterà in croce gli esperti che “hanno provocato il panico“, e magari qualche giudice illuminato aprirà un’inchiesta per “procurato allarme“…