Esce ancora acqua torbida dai rubinetti a Frosinone dopo il sisma avvenuto sabato sera in Ciociaria. Lo fa sapere il sindaco Nicola Ottaviani. ”Nella nostra citta’ resta l’emergenza idrica – dichiara Ottaviani – perche’ continua a uscire acqua torbida, di colore scuro. Stiamo cercando di fronteggiare la situazione con alcune autobotti”.
Tanta paura, ma danni limitati nel frusinate, colpito sabato scorso da una forte scossa di terremoto e dove ”la situazione sta progressivamente tornando alla normalita”’. Lo riferisce all’Asca, Francesco Mele, direttore della Protezione civile Lazio. Dopo quella registrata sabato sera, infatti, nel distretto sismico laziale, ‘Monti Ernici-Simbruini’, l’ultima scossa di magnitudo superiore a 2,0 risale alle 17,27 di domenica, quando la magnitudo e’ stata di 2,2. Da allora, ”la situazione dello sciame sismico e’ rimasta sostanzialmente invariata e il bilancio attuale e’ di danni moderati al patrimonio edilizio, anche nei comuni di Sora e Isola Liri, piu’ vicini all’epicentro”, ha indicato Mele. Restano chiuse scuole, edifici storici e di culto, ma sul fronte sfollati ”e’ stata chiusa gia’ ieri una delle due strutture allestite dal comune di Sora per accogliere i cittadini, mentre anche l’altra sara’ chiusa a breve: sono pochissimi coloro impossibilitati a rientrare in casa perche’ inagibile, la maggior parte ha scelto di dormire fuori casa per paura”, ha indicato il capo della Protezione civile del Lazio. ”Insieme al Genio civile e ai Vigili del fuoco abbiamo immediatamente attivato il monitoraggio dei danni, con priorita’ agli edifici pubblici, come scuole e ospedali, seguiti da edifici storici e di culto, tipicamente piu’ vulnerabili. Al contempo – prosegue Mele dell’Asca – nei comuni i sindaci stanno ricevendo le segnalazioni dei privati cittadini circa lesioni e crepe nelle loro abitazioni”. Perlustrati ieri i territori colpiti ”ho rilevato una situazione relativamente tranquilla sotto il profilo dei danni, che sono in gran parte lievi, non a strutture portanti”, ha indicato Mele. Secondo l’esperto, infatti, ”pur non essendoci trovati di fronte a un fenomeno sismico classificabile come distruttivo, il patrimonio edilizio dell’area colpita si e’ rivelato complessivamente adeguato all’emergenza e questo anche in virtu’ del fatto che la zona e’ classificata ad alto rischio sismico dal 1915, anno del terremoto di Avezzano, diversamente dall’Emilia Romagna che non risultava zona a rischio e dove, pertanto, i danni sono stati maggiori perche’ le costruzioni impreparate”. Ciononstante, anche nel frusinate ”resta ancora molto da fare, soprattutto sul piano dell’adeguamento alle norme antisismiche di edifici pubblici o storici, cosi’ come su quello della prevenzione”, aggiunge Mele. Sotto questo secondo aspetto ”in collaborazione con sindaci e prefetture, stiamo lanciando un’iniziativa informativa per la popolazione sul rischio sismico e sul dovere di ognuno ad attuare quel minimo di auto-protezione che puo’ rivelarsi determinante nella prevenzione: i terremoti, come sappiamo, non possono essere previsti”, puntualizza il capo della Protezione civile Lazio. Qui, a due giorni dal sisma, ”la sola criticita’ resta legata alla potabilita’ dell’acqua che viene analizzata in queste ore dai tecnici del gestore locale ATO5 e dell’Arpa Lazio, ma le abitazioni sono comunque munite di acqua corrente per i servizi”. In Abruzzo, intanto, dopo la forte scossa di sabato sera, prosegue lo sciame sismico con le ultime tre scosse rilevanti registrate intorno alla mezzanotte di ieri, con una magnitudo, rispettivamente, di 2,5; 2,3 e 2,4.
Nel Frusinate sono oltre 70 gli interventi svolti dai vigili del fuoco dopo la scossa sismica di sabato di magnitudo 4,8. Per assicurare un’immediata attività di monitoraggio del territorio e verifica degli eventuali danni i Vigili del Fuoco hanno rapidamente impegnato diverse squadre operative. Gli interventi effettuati sono per la maggior parte verifiche speditive dato che sono state riscontrate lesioni superficiali sugli edifici. I controlli sono stati effettuati principalmente nei comuni di Sora, Boville Ernica e sono attualmente in corso anche nel comune di Arpino. Altri comuni coinvolti sono: Isola Liri, Castelliri, Broccostella, Alvito, Casalvieri, Monte S. Giovanni Campano, Settefrati, Posta Fibreno e S.Donato Valcomino. Due elicotteri dei Nuclei di Salerno e di Pescara hanno svolto attività di ricognizione aerea e di verifica di eventuali criticità. Il dispositivo di soccorso rimane comunque allertato a scopo precauzionale e gli elicotteri schierati presso il campo sportivo di Sora. Il personale impegnato nelle operazioni è di cinquanta unità e stanno tuttora lavorando quattro squadre di verificatori nei comuni di Sora, Arpino e Boville Ernica. Per il coordinamento delle squadre e le attività di raccordo con l`unità di crisi – istituita a Sora – è presente l`Unità Comando Locale.