Per tutto lo scorso anno non si è fatto altro che parlare di asteroidi ed in particolare del “Nibiru”. Secondo quanto attribuito ad una profezia Maya, esso avrebbe dovuto schiantarsi sulla Terra il 21 dicembre 2012 e provocare la fine del mondo. La fonte di tale previsione è stata sempre avvolta nel dubbio, ma alla fine si è rivelata una bufala colossale.
Ben diversa invece è la storia dell’asteroide DA14, scoperto il 22 febbraio 2012 da un gruppo di astrofili spagnoli e confermato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Di esso sapevamo un po’ tutto: ha un diametro compreso fra 45 e 50 metri e il suo peso si aggira attorno alle 130.000 tonnellate. La sua orbita era stata calcolata con precisione, il punto di massimo avvicinamento alla Terra sarebbe avvenuto il 15 febbraio 2013, quando in Italia sarebbero state le ore 20.25, sui cieli dell’Indonesia, a 27.700 chilometri d’altezza e ad una velocità di 7,8 chilometri al secondo.
La collisione con il nostro pianeta era quindi esclusa ed infatti tutto si è verificato secondo le previsioni degli esperti. I tecnici avevano anche calcolato che, se l’oggetto avesse colpito il nostro pianeta, avrebbe creato un cratere paragonabile al Meteor Crater del diametro di 1,5 chilometri, che si trova vicino a Flagstaff, in Arizona.
Il giorno prima tuttavia, quando in Italia gli innamorati erano intenti a festeggiare San Valentino, è arrivata una pioggia di meteoriti sui cieli della Russia, vicino alla città di Chelyabinsk. Secondo gli esperti si è trattato di una roccia spaziale la cui massa era inizialmente di circa 10 tonnellate. Essa è entrata nell’atmosfera terrestre ad oltre 60.000 Km/h, alle ore 4.20 (ora italiana) ed ha impiegato 32,5 secondi per fondersi a causa dell’enorme calore sprigionato dall’attrito con le particelle dell’aria. L’impatto con l’atmosfera ha causato un’onda d’urto che ha provocato il crollo del tetto di un edificio industriale, la rottura dei vetri in oltre sei città lungo il suo passaggio ed il ferimento di circa 1200 persone. L’evento era del tutto inaspettato e, in un primo momento, si è pensato ad un incidente aereo, a una guerra, alla fine del mondo, ad un UFO o persino a un complotto americano.
A questo punto ci chiediamo che differenza c’è tra meteorite ed asteroide.
Una meteora è un frammento di cometa o di asteroide, che entrando nell’atmosfera terrestre si incendia a causa dell’attrito. Il meteorite è ciò che rimane dopo quel processo, scientificamente noto come ablazione, in cui il meteoroide inizia a perdere progressivamente massa, lasciando dietro di sé gocce di materia fusa. In pratica è quel residuo di meteora che raggiunge il suolo.
Un asteroide è un corpo celeste simile, per composizione, ad un pianeta terrestre ma molto più piccolo e, generalmente, privo di una forma sferica. In genere ha un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di dimensioni più grandi. Alcuni asteroidi sono invece composti per la maggior parte di ghiaccio, essi sono conosciuti con il nome di comete.
Le orbite delle comete hanno una ellitticità molto accentuata e, nel Sistema solare, si estendono oltre quella di Plutone.
E la Stella Cometa? Che ha guidato i Re Magi ad adorare Gesù? Quest’ultima non è un corpo celeste, infatti una stella è una cosa completamente diversa da una cometa. Chi vuole saperne di più ed è pratico di ebook, può leggere: “La Stella Cometa”, di Alfio Giuffrida, su Amazon (http://t.co/L1oZOWLK) oppure il libro “Deserto Verde”, che si trova in libreria oppure on line. Altre notizie di carattere fisico e meteorologico sono sul blog http://alfiogiuffrida.blogspot.com/