Audizione Washington sull’evento del 15 Febbraio in Russia: “Asteroide o attacco missilistico”?

MeteoWeb
Il presidente della commissione

Nel corso dell’audizione svoltasi a Washington tra il Congresso degli Stati Uniti d’America, l’aeronautica militare (Air Force) e la NASA, si è tornato a parlare dell’evento avvenuto nei cieli della Russia, quando un corpo roccioso delle dimensioni di un autobus ha causato oltre 1200 feriti. Durante l’evento il presidente della commissione, deputato Lamar Smith, ha interrogato il Gen. William Shelton, capo del comando spaziale Us Air Force, sulla (in)capacità dei militari di rilevare la meteora. Un’interrogazione mirata a comprendere un’eventuale differenziazione tra le rocce spaziali in arrivo nella nostra atmosfera ed eventuali missili balistici. Inizialmente c’era un pò di confusione sull’oggetto avvistato nei cieli di Chelyabinsk, dove si era ipotizzato un frammento dell’asteroide 2012 DA14, sino ad imamginare improbabili attacchi missilistici.

Nel bel mezzo della discussione tra il presidente della commissione e il generale Shelton, ad una domanda in particolare, è stato ritenuto opportuno da parte di quest’ultimo rispondere successivamente e in maniera privata. Ne riportiamo uno stralcio:

  • Gen. Shelton: Non era ben compreso cosa fosse l’oggetto esploso in atmosfera, ma eravamo consapevoli al momento dell’accaduto. 
  • Presidente Smith: E non prima?
  • Gen. Shelton: e non prima.
  • Presidente Smith: non mi resta che chiederti come, allora, abbiamo intenzione di essere a conoscenza di missili in arrivo, se non siamo stati nemmeno in grado di rilevare la roccia spaziale esplosa sulla Russia.
  • Gen. Shelton: l’abbiamo rilevata, ne eravamo consapevoli
  • Presidente Smith: ma al momento della manifestazione?
  • Gen Shelton: Si, signore
  • Presidente Smith: Non prima.
  • Gen. Shelton: Sì signore, ma dovremmo parlarne in dettaglio privatamente.
La meteora nei cieli della Russia

Da quanto si è appreso precedentemente, gli scienziati della NASA asseriscono che la meteora è entrata nella nostra atmosfera ad oltre 18 Km/s, pari ad oltre 64 mila chilometri all’ora. Una velocità che i missili balistici, per ovvie ragioni, non possono nemmeno tentare di raggiungere. Seguendo alcuni rapidi calcoli fisici, questi oggetti non sono in grado di superare gli 8 Km/s, pari a meno della metà della velocità di un asteroide. Oltretutto un missile raggiunge la più alta velocità nella fase terminale del suo viaggio, quando però tale fase subisce la resistenza fluidodinamica, che gioca un ruolo considerevole nella traiettoria. Un ICBM costruisce la sua velocità durante la fase di spinta, quando risulta più facilmente rilevabile, che solitamente ha una durata compresa tra i pochi secondi ed alcuni minuti. L’impianto propulsivo è costituito da più stadi (solitamente due, ma nei missili più grandi se ne possono avere anche tre), ognuno dei quali spinto da motori a razzo. Un altro ostacolo venutosi a creare il 15 Febbraio è stata la provenienza della roccia spaziale. L’asteroide ha cominciato il suo viaggio dall’area interna della fascia principale degli asteroidi, l’area compresa tra le orbite di Marte e Giove, colpendo la nostra atmosfera poco dopo l’alba locale su una traiettoria molto vicina alla linea di vista con il Sole. Questo ha permesso all’oggetto di essere invisibile ai radar e ai telescopi, “uscendo dal sole” seguendo una linea retta dalla sua origine apparente. Un missile balistico, al contrario, si origina sulla Terra e vola su una traiettoria molto più curva, che gli consentirà di colpire un obiettivo stabilito. In linea di massima è stato confermato ciò di cui si era già a conoscenza, escludendo l’attacco missilistico e facendo riferimento alla difficoltà maggiore di intercettazione per le rocce spaziali. Tuttavia, cosa il generale abbia riferito successivamente a porte chiuse non è dato sapere.

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