E’ difficile immaginare la formazione di una valanga pensando alla neve come a fiocchi singoli che si depositano su una roccia o un suolo. E’ molto più facile se si pensa che dopo una nevicata il manto agisce come una massa unica, sottoposta al suo stesso peso, alla pendenza dei versanti, alle forze che si aggiungono, come quella dovuta alla presenza di sciatori. In questo caso la massa può istantaneamente rompersi e generare una valanga. Ogni massa di neve ha caratteristiche diverse. Può amalgamarsi o meno rispetto al suolo o alla neve caduta precedentemente, che può avere caratteristiche molto diverse, può per esempio scorrere su un’altra superficie cedendo improvvisamente. In particolare è pericoloso quando neve cade su un suolo già consolidato o ghiacciato, con valanghe di superficie dette slavine, specialmente se la neve è molto umida. Anche l’azione del vento può innescare una valanga, ma la cosa peggiore è forse uno sciatore che faccia movimenti brusci o decida di attraversare trasversalmente un pendìo fuoripista. Le condizioni di freddo ovviamente riducono il rischio di valanghe, e analogamente a quanto accade per le frane, la presenza di ostacoli naturali quali alberi ne riduce il rischio, insieme anche alla presena di rocce e sassi. E’ consigliabile attendere un certo periodo dopo una nevicata in modo che si verifichino le condizioni di metamorfismo dei cristalli di ghiaccio, cioé l’assestamento che avviene con modificazione chimica., che ha ripercussioni importanti dulla stabilità. Se non avvengono valanghe in questa fase, o anche se avvengono, ciò che resta è più stabile. Attenzione poi, e questo accadrà nei prossimi giorni, all’aumento repentino delle temperature a breve distanza da forti nevicate. Il grado di rischio è in quesrto caso massimo.
Le valanghe come detto possono essere superficiali o di fondo, a seconda che interessino uno, pochi strati, o tutto il manto. In base al tipo di movimento si classificano in valanghe aeree, nubiformi, radenti, terrestri. La velocità di caduta arriva a 300 km/h e oltre. Il fenomeno delle valanghe è diffuso e ovviamente è un fenomeno naturale. Qui sta la distinzione fra una situazione di pericolo o meno. E’ l’uomo che entrando in un ambiente delicato come quello montano deve sapere come muoversi e dove costruire. La montagna assassina è un termine colorito che non significa nulla. Si tratta di decidere se vogliamo coesistere con la natura e a quale prezzo, solitamente con buonsenso e intelligenza questo è possibile.