Questa sera, al crepuscolo, la cometa C/2011 L4 PANSTARRS si avvicinerà prospetticamente ad una sottile falce di Luna crescente, anche se le nubi presenti su gran parte del territorio italiano potrebbero nasconderne la visione. Negli ultimi giorni, a causa del bagliore del tramonto, della sua bassa altezza sull’orizzonte e di qualche nube di troppo, la cometa è rimasta al limite della visibilità ad occhio nudo. Un ulteriore senso di difficoltà si è reso evidente dall’inesperienza della maggior parte degli osservatori, i quali non hanno saputo esattamente dove guardare. Per questo motivo la Luna di questa sera permetterà (o avrebbe permesso), di localizzare con facilità l’astro chiomato, presente in basso a sinistra del nostro satellite. Nelle prossime notti la cometa migliorerà la sua visibilità pur divenendo sempre meno luminosa, in quanto la sua posizione sarà un pò più alta rispetto all’orizzonte. Si sposterà man mano verso Nord, andando a “sfiorare” la grande galassia di Andromeda nell’omonima costellazione. Gli astrofili hanno atteso la PANSTARRS da circa due anni, da quando è stata scoperta nel Giugno 2011 dal telescopio automatizzato Pan-Starrs Survey Telescope, e per i più fortunati, specie per quelli dell’emisfero meridionale, l’astro ha ripagato le attese. Dopo un periodo in cui si pensava che stesse svanendo, la cometa si è resa particolarmente luminosa, andando anche oltre le più rosee previsioni. E’ visibile come una stella sfocata con una breve coda verso l’alto, ben visibile già in un comune binocolo. Conoscendo esattamente la sua posizione, inoltre, sarebbe ideale usufruire di un piccolo telescopio. Il miglior suggerimento, qualora questa sera dovesse verificarsi qualche schiarita, è quello di trovare un sito d’osservazione con una visuale completamente libera verso Ovest, priva di eventuali ostruzioni orografiche o artificiali.
La cometa sarà come detto appena a sud della Luna, ad una distanza non superiore a quella del vostro pugno teso verso il cielo. Consigliato arrivare sul sito prima del tramonto del Sole, annotare la posizione e attendere circa 30 minuti che il cielo diventi gradatamente più scuro. Questa operazione dovrebbe garantirci la visione anche ad occhio nudo della cometa, posta ad una distanza di soli 5 gradi. Questa vagabonda dello spazio, proveniente dalla lontana nube di Oort e al suo primo viaggio verso il sistema solare interno dopo essere stata per miliardi di anni nel freddo dello spazio profondo, è transitata il 10 Marzo a 45 milioni di chilometri dalla superficie del Sole. Rispetto al nostro pianeta la sua distanza si è mantenuta piuttosto lontana rispetto allo standard, ecco perché appare piccola nel cielo. Ciò che stiamo vedendo è per lo più un enorme pennacchio di polvere che fuoriesce dal piccolo nucleo cometario, illuminato dalla luce del Sole. Le alte temperature a cui la nostra stella l’ha sottoposto, ha permesso la sublimazione del materiale ghiacciato, lasciando sulla sua strada polvere e detriti. In questo momento brilla tra la prima e la seconda magnitudine, che normalmente guadagnerebbe l’appellativo di grande cometa. La maggior parte degli osservatori, tuttavia, non ritiene la PANSTARRS tale, in quanto mai visibile in un cielo scuro. C/2011 L4 è soltanto l’antipasto di ciò che potrebbe avvenire dall’autunno 2013, quando la cometa ISON potrebbe illuminare come un faro nella notte i cieli dell’emisfero settentrionale. E se dovesse mantenere le aspettative, sarà ben altra cosa.