Medicina: pregare fa bene!

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Sembrerebbe che pregare faccia bene. Senza dubbio bene a chi prega, ma per alcuni anche a chi non lo fa, ma verso cui sono indirizzate le preghiere. Ed il tutto, eventualmente prescindendo dall’esistenza di Dio, cosa sulla quale è difficile fare studi, se non altro per la ritrosia dell’interessato! Tra l’altro non ha alcuna importanza quale Dio si preghi, l’importante è farlo, credendoci.

A parte gli scherzi, chi prega regolarmente e con fede ha un atteggiamento più positico e sereno nei confronti della vita, e anche se la cosa può sembrare ovvia, meno ovvio è quanto l’atteggiamento psicologico sia importante nella cura delle malattie, dato che il nostro essere, psiche e corpo, fanno parte di un tutt’uno, e c’è una interazione sia in un senso, dal corpo alla psiche, che dalla psiche al corpo. Nello specifico diminuisce colesterolo, adrenalina e aumenta la serotonina, miglioramento della pressione sanguigna, aumento della melatonina di notte, diminuzione della produzione del cortisolo (ormone dello stress), aumento del testosterone, dell’interrelazione tra emisferi cerebrali.

Non solo. La preghiera ripetitiva, come recitare un rosario, è in grado di alterare il modo in cui funziona il nostro cervello, permettendo di calmarsi, con alterazione della frequenza delle onde cerebrali emesse. Non è un caso che nei momenti difficili, si faccia recitare il rosario, al di là, ritengo, dei motivi di fede. La ripetizione continua di frasi, canti, motti, è un tratto in comune persino nei militari. Si ottengono effetti positivi ed altri che possono essere considerati positivi per determinati scopi, come la maggior disponibilità ad essere comandati dalla volontà altrui.

Un ultimo studio sembrerebbe addirittura dimostrare che la preghiera fa bene anche a chi non prega. In un ospedale di New York sono stati fatti esperimenti, all’insaputa dei beneficiari, facendo pregare per delle persone. C’è stata una netta differenza tra il miglioramento delle persone oggetto di preghiera e quelle no. Ovviamente si tratta di studi preliminari e controversi, ma anche senza l’intervento soprannaturale, l’idea che energie positive e negative possano essere trasmesse ad altri non comporta necessariamente l’esistenza del soprannaturale intenso come Dio, ma di una parte di realtà che non abbiamo ancora compreso. Il che non significa che non esista.

 

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