L’interazione con l’avvezione molto fredda e parecchio estesa, sul lato occidentale della circolazione depressionaria, ha contribuito a intensificare la ciclogenesi, producendo nei bassi strati un esteso sistema frontale che ha dato luogo ad estese nevicate su tutto il comparto orientale europeo (dai Balcani fino all’Ucraina e la Bielorussia), ed una “Warm Conveyor Belt” che è risalita fin sulla Russia europea, ad ovest degli Urali, determinando anche qui fitte nevicate, tramutate in pioggia solo nel sud della Russia, a causa dell’afflusso di aria mite e molto umida, da Sud e S-SE, direttamente proveniente dalla Turchia e dal Mediterraneo centro-orientale. La colata di aria molto fredda che seguiva il vortice depressionario, poi migrato fra ovest dell’Ucraina e Bielorussia, ha comportato forti nevicate, un drastico calo dei valori termici ed enormi disagi per le popolazioni locali, visto l’interruzione dei trasporti stradali, aeroportuali ed in qualche caso pure quelli ferroviari. Soprattutto fra la Russia europea, Bielorussia, Polonia orientale, nord della Romania, Ungheria, le abbondanti nevicate di questi ultimi giorni hanno creato notevoli difficoltà per gli spostamenti. In molti non sono riusciti a raggiungere il proprio posto di lavoro, mentre in alcune regioni le autorità locali hanno imposto la chiusura di scuole, università ed uffici pubblici. Le nevicate più forti, tra giovedì 14 e venerdì 15 Marzo, si sono concentrate soprattutto fra la Bielorussia, il sud della Polonia, la Slovacchia, l’Ungheria e il versante settentrionale dei Carpazi, dove lo “stau” (sbarramento orografico) imposto da quest’ultimi alle intense e gelide correnti settentrionali richiamate dalla profonda depressione a carattere freddo, scesa sotto i 982 hpa, ha addossato una fitta nuvolosità che ha saputo dispensare nevicate di moderata e forte intensità, rese ancora più forti, divenendo autentici “blizzards”, dai sostenuti venti da Nord e N-NE, attivati dal consistente “gradiente barico orizzontale” che si è disposto verso Bielorussia, Polonia orientale e area carpatica. Proprio in queste aree il manto nevoso ha raggiunto le massime altezze, con accumuli al suolo che hanno oltrepassato i 20-30 cm di spessore, mentre gli accumuli eolici, specie fra Bielorussia e Ucraina occidentale, in alcune località hanno superato i 40 cm, avvicinandosi o superando il mezzo metro.
Un abbondante manto nevoso copre i paesi dell’Europa centro-orientale: in Bielorussia gli accumuli hanno superato il mezzo metro
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