Una depressione a carattere freddo centrata a ridosso della Crimea apporta intense bufere di neve sull’Ucraina e Bielorussia

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Come abbiamo avuto modo di scrivere l’Europa centro-settentrionale, causa la persistente fase negativa dell’indice “AO” (oscillazione artica), sta attraversando una fase di maltempo dai classici connotati invernali, più tipici per i mesi di Gennaio e Febbraio. Difatti, una esteso blocco di aria molto fredda, di lontane origini artico marittime, in questi giorni sta tenendo sotto scacco gran parte del vecchio continente, con temperature largamente negative e nevicate diffuse, fino a quote pianeggianti, fra Isole Britanniche, Scandinavia, Repubbliche Baltiche, Russia, proseguendo per l’Ucraina e la Mitteleuropa. L’enorme massa di aria polare marittima viene separata dal più tiepido flusso zonale, delle medie latitudini, da due differenti e profonde circolazioni depressionaria, ben alimentata dal continuo affondo di vari impulsi di aria molto fredda, in discesa direttamente dalle latitudini sub-polari. La prima di queste due circolazioni cicloniche si trova posizionata sull’Atlantico settentrionale, appena ad ovest dell’Irlanda, continuando ad apportare condizioni di intenso maltempo sulle Isola Britanniche, con nevicate diffuse tra Irlanda del Nord, Scozia e nord Inghilterra, mentre piogge abbondanti e una sostenuta ventilazione dai quadranti sud-occidentali, o meridionali, investe l’Inghilterra meridionale e la Cornovaglia, dove sono caduti più di 50-60 mm di pioggia nelle ultime 24-36 ore. L’altra circolazione depressionaria invece si trova localizzata sull’Europa orientale, con un profondo minimo barico al suolo di ben 992 hpa, posizionato a ridosso della penisola di Crimea, sulla costa ucraina affacciata sul mar Nero.

Ebbene, questa profonda depressione a carattere freddo, ben alimentata lungo il suo bordo più occidentale dalla discesa di vari nuclei di aria artica, che dalla Russia europea meridionale scivolano in direzione della Bielorussia e dell’Ucraina occidentale attraverso una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione settentrionale, che tende a ruotare più da N-NO e NO sull’Ucraina centro-occidentale (visto il posizionamento del minimo barico sulla Crimea), sta arrecando una intensa fase di maltempo, con intense nevicate fra Bielorussia, Ucraina e Moldavia. Il sistema frontale annesso alla circolazione depressionaria, in allontanamento verso levante, sta difatti dando luogo a precipitazioni diffuse, localmente pure intense, su gran parte del territorio ucraino, con fitte nevicate, spesso trasformate in vere e proprie bufere grazie all’azione dei sostenuti venti settentrionali, sulla parte occidentale del paese e nell’area della capitale Kiev. Su quest’ultima si stanno registrando delle nevicate intense accompagnate da una temperatura scesa sotto i -7°C -8°C. Aria che viene resa ancora più gelida dagli intensi venti da N-NO e da Nord che battono le pianure ucraine centro-occidentali ucraine, dato il fitto “gradiente barico orizzontale” sul bordo occidentale del vortice depressionario, con raffiche fino a 50-60 km/h.

Gli effetti delle bufere di neve che stanno colpendo l'Ucraina

Più ad est, vicino i confini con la Russia europea, la rimonta di aria molto più mite e umida, partorita dai tiepidi venti dai quadranti meridionali (in risalita dalla Turchia e dal mar Nero) inseriti nel settore pre-frontale della suddetta circolazione depressionaria centrata davanti la Crimea, sta producendo un considerevole aumento termico, con valori di oltre i +6°C +8°C che trasformano le nevicate in piogge. Del resto l’Ucraina è un paese che si estende di lungo, in senso longitudinale. Tali divari termici, fra le regioni orientali e quelle più occidentali, sono molto comuni e non rappresentano nessuna eccezionalità. Ad est della circolazione depressionaria troviamo in azione una “Warm Conveyor Belt” che dal settore orientale del mar Nero si spinge verso l’est dell’Ucraina e il sud della Russia europea, con un’ampia distesa di nubi che tendono a roteare in senso antiorario attorno il profondo minimo barico, ora centrato a ridosso della costa ucraina. Un fronte occluso, piuttosto ben sviluppo, continua ad insistere sull’Ucraina centrale, proprio nel punto in cui le tiepide e umide correnti dai quadranti meridionali (avvezione calda pre-frontale) tendono ad interagire con le masse d’aria, molto fredde e pesanti (avvezione fredda pos-frontale), che scivolano dalla Russia europea meridionale in direzione della Bielorussia e dell’Ucraina occidentale, determinando un drastico calo dei valori termici e della quota neve, che raggiunge il piano.

Questa particolare situazione sinottica sta continuando a determinare le condizioni ideali per avere nevicate diffuse e a tratti anche intense su buona parte dell’Ucraina centro-occidentale, come nel sud-est della Bielorussia, dove la neve viene accompagnata da gelidi e tesi venti al suolo, da N-NE e NE, con raffiche ad oltre i 50 km/h. Un grosso problema viene creato dagli accumuli “eolici” di neve che stanno rendendo impraticabili le principali strade del paese, creando enormi difficoltà negli spostamenti. Nella capitale Kiev, per esempio, i cumuli di neve fresca, per merito delle sostenute raffiche di vento, hanno superato il mezzo metro di altezza, coprendo interamente la sede stradale. Ormai su Kiev nevica dalla scorsa notte in maniera ininterrotta, neve che viene accompagnata da intensi venti da Nord che hanno superato i 65 km/h. Non va meglio nelle altre città e località del paese, dove tuttora sono in atto autentiche bufere di neve, con drastiche riduzioni della visibilità orizzontale e temperature crollate sotto i -7°C -8°C. Ad Odessa invece, per tutto il giorno, con il graduale allontanamento verso levante del profondo minimo barico sceso sui 992 hpa, si sono attivato forti venti da N-NO che hanno soffiato in modo burrascoso, con raffiche piuttosto intense, che hanno lambito i 70-80 km/h, con un picco di oltre 86 km/h in tarda mattinata.

I forti e gelidi venti da N-NO e NO hanno imperversato su gran parte della costa ucraina, raggiungendo l’intensità di burrasca, dato il consistente “gradiente barico orizzontale” che ha disposto i propri massimi fra l’Ucraina occidentale e il settore centro-occidentale del mar Nero. In diverse località le raffiche di picco, registrate nella giornata odierna, hanno superato i 65-70 km/h, con punte di oltre gli 80 km/h, come ad Odessa o in altre località limitrofe. Il tempo comincerà gradualmente a migliorare non prima della mattinata di domani, allorquando la profonda circolazione depressionaria, con l’annesso sistema frontale pronto a colmarsi in un ampio fronte occluso, si allontanerà verso il sud della Russia europea, apportando le ultime nevicate sulla parte orientale del paese, mentre da ovest avanzeranno ampie schiarite che metteranno fine alle intense nevicate di queste ultime ore, anche se il clima continuerà a mantenersi piuttosto rigido, con temperature largamente inferiori alle medie del periodo. Tra le giornate di lunedì e martedì il vortice depressionario, colmo di aria gelida in quota, seppur indebolito, tenderà a muoversi verso la Russia meridionale, dando luogo a nuove nevicate a carattere sparso. Qualche nevicata raggiungerà pure l’area di Mosca che quest’anno ha sperimentato un inverno molto nevoso. Entro martedì la depressione a carattere freddo si spingerà verso la regione degli Urali meridionali, richiamando più ad est aria molto mite che risalirà fino alle coste settentrionali del mar Caspio e sul Kazakistan occidentale.

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