E’ stato studiato e pubblicato sulla rivista Neurology che c’è una correlazione tra invecchiamento del cervello, le sue dimensioni e…il cibo che mangiamo. Sull’invecchiamento già si sapeva o immaginava molto, ma che le dimensioni del cervello fossero in relazione al tipo di cibo è qualcosa di straordinario. E non si sta affermando che chi mangia cibo spazzatura ha il cervello più piccolo perché più stupido, naturalmente, ma che particolari sostanze contenute in cibi di scarsa qualità non fanno crescere il cervello come potrebbe. Si tratta di cibi fritti, torte e tutte le sostanze che contengono grassi trans. Avete presente quando su alcuni cibi leggete la scritta “grassi non idrogenati”? Bene, questo è tanto misterioso quanto importante: l’idrogenazione è un processo chimico che porta alla formazione di sostanze dette trans (per i più pignoli i doppi legami fra atomi sono cis se dalla stessa parte, trans se da parti opposte). Le sostanze trans interagiscono negativamente sul nostro corpo e quello che si evidenzia nello studio è solo una parte, ma eclatante, degli effetti che possono avere su di noi. E’ come dire che se una volta le persone erano più basse perché mangiavano male, oggi possono avere un cervello più piccolo, perché, benchè in maniera più subdola e invisibile, oggi si mangia ancora peggio, ma con effetti, anzihé sulla statura, sulla salute e la dimensione del cervello. Per contro, chi aveva un cervello più sano e grande, aveva alti livelli di omega 3 e vitamine.