“Lo Stato sotto il profilo degli aiuti nelle fasi emergenziali, nell’ultimo periodo ha avuto degli alti e bassi“. Lo ha detto il Capo di dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, a margine di un convegno a Firenze sul rischio idrogeologico. Gabrielli ha citato l’esempio della Regione Toscana: “ha ricevuto 110 milioni per l’alluvione di novembre, ma non aveva ricevuto niente in vicende precedenti. Il presidente Enrico Rossi ha fatto ulteriori richieste ma al momento risorse non ce ne sono“. “Pur essendo le richieste assolutamente legittime ho grosse difficoltà a immaginare che ci siano a breve risposte adeguate“, ha concluso Gabrielli, con un implicito riferimento ai danni per le piogge dello scorso marzo.
La gestione degli stati di allerta meteo conta “ventuno disposizioni normative sul territorio nazionale, quante sono le Regioni e le due Province autonome. E questo non va bene, perché ingenera confusione e una polifonia che la gente non capisce e a volte non capiscono gli stessi amministratori“. Lo ha detto il Capo della Protezione civile aggiungendo che tra le eleggi regionali “ce ne sono alcune eccessivamente dettagliate, altre che danno delle indicazioni molto approssimative.” “Oggi il tema della materia di protezione civile è una materia concorrente. Se le Regioni non sono unite nell’accettare questa nuova impostazione avremo delle difficoltà. Ci stiamo lavorando, noto una grande volontà di arrivare a un risultato proficuo.Staremo a vedere“, ha concluso Gabrielli.