Il terremoto tra l’Iran e il Pakistan ha colpito un’area povera e desolata: sbriciolati villaggi di fango

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Credit: aljazeera.com

Panico e soprattutto devastazione per le misere costruzioni che accrescono la sofferenza in una zona povera dell’Iran e, al di là del confine, del Pakistan: è quello che le frammentarie informazioni lasciano intendere del terremoto che oggi ha colpito la provincia iraniana del Sistan Baluchistan, causando almeno 34 morti in territorio pachistano e centinaia di feriti sui due lati della frontiera. Molte abitazioni delle aree rurali della zona sono fatte con mattoni di fango e non reggono ai terremoti, ha avvertito subito l’agenzia semi-ufficiale iraniana Fars lasciando temere un bilancio di vittime più grave e segnalando fughe nel panico fra l’altro nel capoluogo provinciale, Zahedan. Un blackout elettrico ha ostacolato le comunicazioni accrescendo caos e timori. Devastazioni si desumono dalle informazioni su mille case crollate a Mashkel, nel Baluchistan pachistano, e su 20 villaggi con gravi danni segnalate da una fonte locale del ministero della Sanità iraniano. Fra l’altro vi è stato il crollo di un edificio a Karachi. Le foto sui circuiti mediatici iraniani mostrano edifici a un piano sbriciolati e da uno spunta ora un materasso celeste, o una porta di legno con borchie di metallo. La distanza da Teheran e la scarsa trasparenza del sistema mediatico iraniano non lasciano filtrare molto di più. Il sisma ha colpito ”un territorio poverissimo e in parte dimenticato dal governo centrale“, ha commentato il regista iraniano Abbas Kiarostami, parlando da Roma dove presenta un suo film. Le statistiche sintetizzate da Wikipedia definiscono il Sistan-Balucistan una delle piu’ aride province del gia’ arido Iran. La posizione geografica ne ha fatto ‘‘la più sottosviluppata, desolata e povera” del paese. Il governo centrale sta provando a cambiare le cose attuando nuovi piani come quello di una zona franca per il commercio. La città principale, a circa 80 km dall’epicentro, è Saravan e all’ultimo censimento (del 2006) contava quasi 59 mila abitanti. Poco più piccola, e a 1.400 metri di altezza, è invece l’altro centro importante della provincia, Khash. Non vi sono però rinomate bellezze architettoniche come gli edifici di fango di Bam, la città devastata dal sisma del 2003 da oltre 25 mila morti e la cui cittadella era stata usata come set per rappresentare la “Fortezza Bastiani” nel film “Il deserto dei Tartari”, tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, e alcune scene del film ‘Il fiore delle Mille e una notte‘ di Pier Paolo Pasolini. Distante quasi mille chilometri l’unica centrale atomica iraniana, quella di Bushehr, che era scampata indenne al sisma di magnitudo 6.1 che una settimana fa aveva fatto quasi 40 morti nella provincia omonima. Nonostante l’area sia desertica, l’altro sito di interesse nucleare iraniano dell’area è Gachin, un impianto per la lavorazione dell’uranio con annessa miniera, situato ad ovest del porto di Bandar Abbas.

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