L’alta atmosfera di Giove ha mostrato presenza di acqua. Ora, i ricercatori del Laboratoire d’Astrophysique de Bordeaux, utilizzando l’osservatorio spaziale Herschel dell’ESA (Agenzia Spaiale Europea), sono giunti alla conclusione che questa sia dovuta all’impatto drammatico della cometa Shoemaker-Levy 9 con il gigante gassoso nel Luglio del 1994. Durante la spettacolare collisione, che durò una settimana, 21 frammenti dell’astro colpirono l’emisfero meridionale di Giove, lasciando delle tracce scure che sono rimaste nell’atmosfera per mesi. Finora, si era ipotizzato che la cometa potesse essere responsabile dell’acqua nell’atmosfera gioviana, ma mancavano le prove. Ora, le osservazioni di Herschel hanno permesso di scoprire che nell’emisfero meridionale esiste una quantità di acqua di 2-3 volte superiore a quella dell’emisfero settentrionale, con la massima concentrazione proprio nei punti di impatto cometario. Secondo i modelli degli scienziati, si legge su Astronomy and Astrophysics, oltre il 95 per cento nell’acqua nella stratosfera di Giove è dovuta alla cometa Shoemaker-Levy 9.
L’uomo si è sempre chiesto quali siano le origini della vita sulla Terra. Questa evidenza conferma le ipotesi che i mattoni più complessi della vita potrebbero essere stati creati dalla polvere interplanetaria ghiacciata e trasportata sulla Terra dalle comete. “E’ affascinante pensare che la base della vita sulla Terra potrebbe avere avuto origine extraterrestre“, ha detto Richard Mathies, chimico della UC Berkeley. Gli scienziati negli scorsi mesi hanno scoperto molecole organiche di base come gli amminoacidi in numerosi meteoriti che sono caduti sulla Terra, trovando le strutture più complesse molecolari che sono prerequisiti per la biologia del nostro pianeta. Come risultato, gli scienziati hanno sempre pensato che la chimica complessa della vita deve aver avuto origine negli oceani primordiali della Terra. Miliardi di anni fa, sciami di comete hanno fatto incursione nelle regioni più interne del Sistema Solare e hanno bombardato la Terra bambina. Uno di questi bombardamenti più massicci si è verificato circa 3,8 miliardi di anni fa e la vita sulla Terra, come suggeriscono alcune evidenze, sarebbe iniziata proprio allora. Per verificare se gli ingredienti della vita potrebbero essere stati portati proprio dalle comete e se questi potrebbero sopravvivere al violento impatto con l’atmosfera i ricercatori hanno simulato le enormi temperature e le potenti onde di shock che gli amminoacidi trasportati dalle comete potrebbero provare durante l’ingresso in atmosfera. Capsule riempite di amminoacidi, acqua e altri materiali sono state colpite con proiettili di gas sparati ad altra pressione e a velocità supersoniche. Gli amminoacidi, non solo non si rompono, ma il calore che si sprigiona nell’impatto fornisce l’energia necessaria per formare i cosiddetti legami peptidici che legano gli amminoacidi insieme nelle proteine. Insomma, è sempre più probabile che le comete siano l’origine della vita sulla Terra.