Nel prossimo mese di Novembre la cometa ISON potrebbe diventare uno degli astri chiomati più brillanti e più attivi dell’ultimo secolo. Denominato C/2012 S1, l’oggetto si sta avvicinando al Sole dopo un viaggio di milioni di anni, che lo porterà a sfiorare la nostra stella e a perdere gran parte del materiale ghiacciato e polveroso di cui è composto. La sua provenienza è la lontana nube di Oort, una regione gelida dello spazio dove si “annidano” milioni di piccoli corpi rocciosi che periodicamente subiscono delle alterazioni gravitazionali e si dirigono verso il sistema solare interno. Al momento ISON, vista dalla Terra, è soltanto un granello di luce nei pressi dell’orbita di Giove, a circa 640 milioni di chilometri dal Sole. In realtà il corpo sta già risentendo del calore offerto dalla nostra stella, tanto che il telescopio spaziale Swift della NASA ha mostrato che il suo nucleo sta “vomitando” oltre 51 mila Kg di polvere al minuto. Questo lascia pensare che le sue dimensioni siano di circa 5 chilometri. Per rendere l’idea di quanto sia grande, basta paragonarla alla cometa Lovejoy che recentemente ha entusiasmato gli osservatori dell’emisfero boreale: il suo nucleo misurava soltanto 500 metri. La cometa ISON potrebbe cominciare a rendersi visibile in un buon binocolo già dal mese di Agosto, e brillare come un faro nel cielo sino a metà Gennaio. Tutto lascia presagire ad uno spettacolo memorabile, specie nel periodo di Natale 2013, che potrebbe lasciare milioni di persone con il fiato sospeso. Tuttavia, non è da sottovalutare l’intenso calore solare a cui sarà sottoposta e che potrebbe anche disgregarne il nucleo. Non ci resta che attendere e sperare.