Terremoto Cina, allarme dell’Unicef: colpiti 26.000 bambini

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Il quadro di distruzione a seguito del terremoto nella contea cinese di Lushan, provincia del Sichuan, comincia a essere piu’ chiaro: il bilancio provvisorio e’ di piu’ di 190 morti e oltre 12.000 feriti e solo da poco le comunita’ colpite piu’ isolate sono state raggiunte dalle squadre di soccorso del governo. E’ quanto sottolinea l’Unicef, che sta predisponendo ora un piano con i partner del governo di Pechino per intensificare gli sforzi nel campo della protezione dell’infanzia, della salute delle madri e dei bambini, della nutrizione dei piu’ piccoli, dei servizi igienico-sanitari. Stando ai dati del Censimento 2010, sono 26.000 i minori tra 0-17 anni nella contea. Il Comitato nazionale Unicef di Hong Kong ha stanziato 75.000 dollari per attrezzature per l’emergenza ostetrica e la salute neonatale a beneficio delle strutture sanitarie locali. Alcune delle comunita’ danneggiate dal terremoto di sabato erano gia’ state colpite dal sisma del 2008 di Wenchuan e si teme che i bambini piccoli possano rivivere il trauma di cinque anni fa. “Il governo della Cina e’ impegnato in un grande sforzo per provvedere ai bisogni piu’ urgenti causati da questo fortissimo terremoto”, ha detto Giallian Mellsop, rappresentante dell’Unicef in Cina. “Siamo colpiti dall’immediatezza e dalla generosita’ del sostegno della societa’ civile e del settore privato in risposta a questo tragico disastro. I nostri pensieri devono essere focalizzati innanzitutto sui bambini, le cui vite sono state distrutte. Loro necessitano urgentemente di aiuto per riprendersi dal trauma che hanno vissuto”. In collaborazione con i partner del governo, l’Unicef e’ pronto a dare supporto nell’ambito dei servizi sanitari per madri e bambini di 34 strutture sanitarie locali; delle campagne di vaccinazione per morbillo, orecchioni-rosolia ed epatite; dell’assistenza alimentare a neonati e bambini piccoli; a inviare kit igienici e latrine mobili.

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