A distanza di una sola settimana dal sisma nella citta’ portuale di Busher che ha ucciso 37 persone, l’Iran trema ancora e ancora piu’ forte per un terremoto come non si registrava da 40 anni. Un sisma di magnitudo 7.8 ha colpito, intorno alle 12.44 ora italiana, la zona al confine con il Pakistan. Con epicentro a 80 chilometri dalla citta’ di Saravan. La forte scossa e’ stata avvertita in tutta l’area del Golfo Persico e non solo: a Dubai, in India (a New Delhi hanno tremato gli edifici piu’ alti), in Pakistan (a Islamabad, Peshawar e Multan), nel Barhein, negli Emirati Arabi dove ad Abu Dhabi sono stati evacuati molti uffici. L’Usgs ha corretto al ribasso la violenza del sisma, pochi secondi dopo aver dichiarato, fornendo le misurazioni preliminari, che la magnitudo era di 8 gradi. Si parla della possibilita’ di “centinaia di morti” ma numeri ufficiali non ci sono. Alcune province dell’Iran hanno proclamato intanto lo stato di emergenza.
Fonti di informazione locali parlano di oltre 80 morti in Iran e almeno 20 in Pakistan ma i numeri non sono stati ancora confermati da fonti ufficiali. Addirittura l’agenzia di stampa semiufficiale iraniana, l’Isna, ha fatto sapere che il sisma non ha provocato vittime. Secondo il Guardian la cittadina di Hiduch, nel sud dell’Iran, sarebbe stata “completamente distrutta”. Nel 2006 la cittadina era abitata da un migliaio di persone. Enormi i datti in Pakistan dove circa 1000 case sono state distrutte. Colpita soprattutto la citta’ di Mashkail, a tre chilometri dal confine iraniano.
NESSUN ITALIANO TRA LE VITTIME – L’ambasciata d’Italia a Teheran esclude che vi possano essere cittadini italiani tra le vittime provocate dal violento terremoto che ha colpito oggi il sud-est dell’Iran. Interpellata dall’agenzia ASCA, l’ambasciata ha chiarito di non aver ”al momento alcuna notizia della presenza di turisti italiani” nella regione dov’e’ stato registrato il sisma. Si tratta di un’area, ha infatti spiegato il personale diplomatico, ”dove sono presenti perlopiu’ piccoli villaggi rurali”.
L’IRAN E’ UNO DEI PAESI PIU’ SISMICI DEL MONDO – L’Iran e’ uno dei paesi piu’ sismicamente attivi del mondo, poiche’ e’ attraversato da numerose linee di faglia che coprono almeno il 90 per cento del Paese. Non a caso, dal 1900 sono stati almeno 32 i terremoti registrati sul territorio con un magnitudo intorno al settimo grado della scala Richter, per un bilancio devastante – stando a recenti stime dell’emittente Press Tv – di circa 190 mila morti. In ordine, nel XX secolo i terremoti piu’ violenti in termini di perdite di vite umane sono stati quello di Manjil-Rudbar terremoto, 1990, dove morirono circa 40 mila persone. Poi Bam, 2003, quasi 30 mila vittime. E infine Tabas e Buin-Zahra, nel 1978 e 1962, che causarono rispettivamente 15 mila e 12 mila morti.
MANJIL-RUDBAR – Si registro’ alle 00:30:09 (ora locale) del 21 giugno 1990 e causo’ danni diffusi in un raggio di un centinaio di chilometri dall’epicentro, vicino alla citta’ di Rasht, a circa 200 km a nord ovest di Teheran. Le citta’ di Rudbar, Manjil e Lushan, insieme ad altri 700 villaggi, vennero distrutte. Cento mila case furono distrutte dalla scossa. I morti salirono in breve tempo alla drammatica cifra di 40 mila persone. Sessanta mila i feriti. L’evento fu talmente catastrofico che il regista iraniano Abbas Kiarostami nel 1992 gli dedico’ un film, ‘E la vita continua’.
BAM – Il sisma si verifico’ alle 05:26 iraniane il 26 dicembre del 2003 con un magnitudo di 6.6 e un epicentro a circa 10 chilometri a sud-ovest della citta’ di Bam, dove si concentro’ la maggior parte dei danni. Fu particolarmente distruttivo, causando 26.271 morti e oltre 30 mila feriti. Gli effetti catastrofici del terremoto furono inoltre amplicaficati dalle numerose abitazioni presenti nell’area colpita, costruite in fango e mattoni. A seguito del sisma, gli Stati Uniti offrirono assistenza umanitaria diretta in Iran e in cambio Teheran promise di rispettare gli accordi presi con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica riguardo al suo controverso programma nucleare. Qualche mese dopo, il regime iraniano comincio’ a prendere seriamente in considerazione lo spostamento della capitale Teheran.
TABAS E BUIN-ZAHRA – Dal ’62 al ’78 due fortissimi terremoti hanno colpito due cittadine uccidendo circa 27 mila persone in un raggio di 1000 chilometri. A Tabas, 1978, il magnitudo raggiunse i 7,8 gradi sulla scala Richter. La scossa si verifico’ il 16 settembre e uccise 15 mila iraniani, distruggendo tra l’altro almeno 40 villaggi. Morirono tutti i medici della citta’ e gli abitanti furono costretti a curarsi a vicenda, tant’e’ che all’indomani del sisma – durato soprendentemente per 3 minuti – i corpi furono bruciati dagli stessi residenti per prevenire la diffusione di eventuali malattie. A Buin-Zahra il terremoto si verifico’ il 1 settembre di 16 anni prima. Le vittime furono stimate in 12.225. Il magnitudo della scossa tocco’ il settimo grado. La scossa feri’ anche 2.776 persone, distrusse 21.310 case e uccise il 35 per cento di bestiame domestico.
ULTIME SCOSSE – Uno dei terremoti piu’ recenti in Iran e’ stato registrato a Tabriz nell’agosto del 2012: le scosse furono due, di magnitudo 6,4 e 6,3 della scala Richter, e provocarono 306 morti. Poi a Bushehr, lo scorso 9 aprile: il sisma di 6,3 ha colpito l’area dov’e’ localizzata la centrale nucleare della citta’, senza tuttavia causare danni. I morti sono stati 37. Quello di oggi, a Saravan, a 158 km da Khash, ha presentato un magnitudo altissimo, di 7.8, e finora provocato quasi un centinaio di vittime (anche in Pakistan) e raso al suolo interi villaggi.
LE PIU’ LONTANE – Le scosse piu’ lontane nel tempo si ricordano a Damghanm e Ardabil, persino prima dello scoccare dell’anno mille ed in particolare nell’856 e nell’893. Il primo fu devastante: si registro’ il 22 dicembre con un magnitudo di 7,9 della scala Mercalli (che misura l’intensita’ di un terremoto tramite gli effetti che esso produce su persone, cose e manufatti) e uccise 200 mila persone. Dall’Usgs americano viene quotato come il sesto terremoto piu’ mortale nella storia. Il secondo, ad Ardabil, si verifico’ il 23 marzo. La sua entita’ e’ tuttoggi sconosciuta, ma il bilancio i 150.000 morti, il che lo rende il nono sisma piu’ forte mai registrato sulla Terra.