E’ salito a 41 il numero di morti nel Baluchistan, nel sudovest del Pakistan, per il terremoto che ha colpito ieri il vicino Iran. I feriti sono oltre 150. Lo riferisce l’Autorita’ nazionale pachistana per la gestione dei disastri (Ndma). Secondo i media locali, ci sarebbero ”numerosi abitanti” sotto le macerie. Quattro elicotteri dell’esercito hanno raggiunto stamattina i villaggi colpiti per distribuire cibo, medicinali, tende e coperte per i senzatetto, secondo un comunicato delle forze armate Ispr. I militari hanno trasportato da ieri una ventina di feriti gravi dalla regione di Mashkel al principale capoluogo di Quetta dove possono ricevere cure mediche adeguate. Si stima che almeno 700 abitazioni sono state danneggiate nella citta’ di Mashkel e altre decine a Panjgur. L’area interessata dalla calamita’ ha una popolazione di circa 10-15 mila persone, che vivono in semplici case di mattoni e fango. Al lavoro ci sono circa 300 soldati, tra cui medici e ingegneri. Il sisma di magnitudo 7.8 ha avuto come epicentro una zona desertica nel sud est dell’Iran, ma il numero maggior di vittime si e’ registrato al di la del confine nella provincia pachistana del Baluchistan. Intanto, gli Stati Uniti, alleato di Islamabad nella lotta al terrorismo islamico, ha offerto la sua assistenza a Iran e Pakistan. Nonostante i sentimenti anti americani prevalenti nella maggioranza della popolazione, gli Usa erano intervenuti anche nei soccorsi per i terremotati del Kashmir devastato dal potente sisma del 2005.