Un esempio e’ l’aumento della mortalita’ avvenuta nella caldissima estate del 2003 (secondo il Ministero della Salute superiore al 50% rispetto ai dati medi in alcune citta’ italiane). L’aumento della frequenza dei picchi di calore sta determinando in intere zone urbane in Italia condizioni di vita sempre piu’ difficili, in particolare per le persone in eta’ avanzata e per chi soffre di malattie croniche. Uno studio specifico su Milano ha evidenziato che dal 1961 ad oggi il numero di giorni con temperature massime diurne superiori ai 35 gradi e minime notturne superiori ai 25 gradi si sono concentrati per oltre l’85% tra il 2001 e il 2012. La seconda indagine, elaborata da Legambiente, ha evidenziato la vulnerabilita’ delle citta’ italiane rispetto agli eventi estremi di pioggia degli ultimi anni, analizzando nello specifico l’alluvione e le esondazioni di Genova (4 novembre 2011), il nubifragio di Roma (20 ottobre 2011), l’esondazione del Seveso a Milano (18 settembre 2010), la straripamento dei fiumi e le frane a Messina (1 ottobre 2009), tutti accomunati dalla caduta di enormi quantita’ di acqua in poche ore (a Messina la meta’ dell’acqua che cade nell’arco di un anno, a Genova 1/3) con danni in termini di vite umane e economici rilevantissimi. L’Unione Europea ha definito una strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici che tutti i Paesi sono chiamati a seguire e in molte citta’ europee e degli Stati Uniti sono stati definiti nuovi strumenti di pianificazione e intervento che hanno al centro il tema del l’adattamento ai cambiamenti climatici. Capire i rischi e gli impatti legati ai cambiamenti climatici nel territorio, con specifica attenzione alle urbane, e’ dunque oggi una priorita’. “Il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici deve entrare urgentemente nell’agenda politica nazionale e del governo delle citta’ – dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – L’impatto devastante di piogge intense, alluvioni, esondazioni ci ricorda la fragilita’ del nostro Paese e l’impellenza di far diventare la sicurezza e la manutenzione del territorio una priorita’ di azione del nuovo Governo” L’auspicio e’ che si arrivi presto alla definizione e approvazione di un Piano nazionale di adattamento al clima, come previsto dall’Unione Europea, con una specifica attenzione alle questioni urbane e individuare obiettivi, progetti e risorse per intervenire nelle aree piu’ a rischio e riqualificare i quartieri dove il pericolo viene dall’effetto ”isola di calore”, ossia dall’innalzamento delle temperature legato all’asfalto e al cemento che puo’ avere effetti drammatici su alcune fasce della popolazione durante i picchi di calore.
Clima: eventi meteorologici più estremi e città sempre più calde
MeteoWeb