E domani? Un’altra ‘revisione’ drastica della tappa, la penultima, prima del gran finale con arrivo a Brescia. Per domani gli organizzatori hanno deciso di confermare la partenza da Silandro (Bolzano) e l’arrivo sulle Tre Cime di Lavaredo (Belluno), ma di neutralizzare l’attraversamento del Passo Costalunga (1.745 metri), del Passo San Pellegrino (1.918 metri) e del Giau (2.236 metri). I corridori, invece, toccheranno Castelbello, Naturno, Merano, Terlano, Bolzano, Prato all’Isarco, Chiusa, Bressanone, Sciaves, Vandoies, Chienes, Monguelfo, Villabassa, Dobbiaco, Carbonin, Cimabanche, Cortina d’Ampezzo, il Passo Tre Croci (quota 1.805 metri), quindi Misurina e approderanno sulle Tre Cime di Lavaredo (2.304, che diventa Cima Coppi al posto dello Stelvio). Sempre che la neve lo consenta. Perchè anche domani nella zona nevicherà incessantemente, soprattutto sul traguardo. Comunque la partenza verra’ data alle 11,25, l’arrivo e’ previsto dalle 16,55 alle 17,37.
”Al di la’ di quello che abbiamo tentato fino alla fine per trovare un percorso alternativo, non abbiamo potuto disputare la tappa di oggi. Il Tonale e’ stato spazzato da una tempesta di neve e questo metteva a rischio l’incolumita’ dei corridori. Visto che a 1.200 metri nevica la tappa di domani prevedeva passaggi a oltre 2 mila – assieme ad Acquarone – abbiamo deciso di mettere a punto un percorso alternativo, salvando alla fine le Tre Cime di Lavaredo – ha spiegato il direttore organizzativo della corsa rosa, Mauro Vegni -. Vedremo stanotte cosa accadra’, pero’ si tratta solo di una salita oltre i 2 mila e all’80 per cento speriamo di portarla a casa. Ci tengo a precisare che, in virtu’ del rispetto per gli atleti, e’ giusto per loro sapere cosa accadra’. Tuteliamo sia gli atleti che i tifosi, perche’ cosi’ evitiamo che qualcuno si metta in macchina per scalare una cima per veder passare i corridori”. I quali hanno molto gradito le scelte dell’organizzazione, al punto da manifestare il proprio consenso. Un esempio? Cadel Evans ha detto: ”Mi spiace per i tifosi, che non potranno godere dello spettacolo, ma non possiamo controllare il tempo e gli organizzatori hanno fatto la cosa giusta”. Mark Cavendish ha rincarato la dose, inviando un sms a Michele Acquarone, direttore di Rcs Sport. ”Capisco – ha scritto il velocista inglese, che nel Giro di quest’anno ha vinto quattro tappe – quanto sia difficile per voi. Vi siete pero’ guadagnati il rispetto di tutti; tornero’ al Giro, perche’ lo meritate”. Passata la bufera (in tutti i sensi), a questo punto resta solo la 21/a tappa, in programma domenica, da Riese Pio X (Treviso) a Brescia, per un totale di 197 chilometri. Attualmente Nibali ha un vantaggio di 4’02” sull’australiano Cadel Evans, 4’12” sul colombiano Rigoberto Uran Uran e 5’14” su Michele Scarponi.