Ma il Progetto Doline e Siti Freddi non si limita a monitorare solamente l’Altopiano delle Pale di San Martino, fino ad oggi sono stati oggetto di monitoraggio circa 80 siti (“frost hollow”), partendo dall’ovest del Trentino (comuni di Roncone e Lardaro) per arrivare fino all’est del Friuli Venezia Giulia (Gorizia e Trieste), a quote comprese tra 4 metri sopra il livello del mare fino a 2607 metri. E’ stato realizzato anche un sito ad hoc http://doline.meteotriveneto.it/ nel quale viene effettuato l’upload di tutte le temperature rilevate, sito aperto al pubblico nel quale è possibile consultare tutti i dati nonché effettuare comparazioni tra i vari siti.
Per rendere bene l’idea delle “potenzialità” di questi siti freddi, interessante è il confronto tra la temperatura massima registrata il giorno 10 febbraio 2013 nel sito freddo “La Cascatella” a Castello Tesino a soli 814 metri di quota, dove la temperatura non è salita durante l’intera giornata al di sopra dei -15,6°C e la massima registrata lo stesso giorno dalla stazione di Meteo Trentino di Castello Tesino a quota 801 metri, che arrivò a +0,7°C.
Da molti anni il micro-clima delle depressioni carsiche viene studiato all’estero in maniera approfondita e proprio recentemente, fra il 2006 ed il 2009, la Mesoscale Dynamic Division della National Science Foundation degli Stati Uniti, ha promosso e finanziato un programma triennale di ricerca (METCRAX – METeor CRAter eXperiment) condotto nel famoso cratere meteorico del Nord dell’Arizona, una gigantesca e quasi perfetta depressione naturale monitorata da centinaia di sofisticati strumenti.
IL PROGETTO POLLINO DI METEOWEB – Dall’estate del 2007 MeteoWeb porta avanti un progetto di monitoraggio sperimentale nel cuore del parco del Pollino, con 3 stazioni ubicate a Piano Ruggio (1510 m s.l.m.), al Piano Grande di Masistro (1200 m s.l.m.) e ai Piani del Pollino (1777 m s.l.m.), quest’ultima installata in collaborazione con l’associazione onlus meteobasilicata. Attraverso questo monitoraggio si studiano i meccanismi che portano ai fortissimi raffreddamenti radiativi che si verificano nelle doline di origine carsica e che risultano ancora oggi poco conosciuti dalla scienza. Dopo aver inizialmente analizzato le aree attraverso dei rilievi orografici e meteorologici, si è deciso di installare 2 datalogger Hobo-Onset PRO V2 (già utilizzati nel programma nazionale ricerche in Antartide), che consentono di acquisire dati di temperatura, umidità relativa e temperatura di rugiada dell’area con campionamento pari a 10 minuti. Attualmente i dati vengono scaricati periodicamente su notebook ed analizzati in un secondo momento. Gli studi sono catalogati come microclimatici e non sinottici e seguono la scia delle numerose e analoghe rilevazioni in Europa e nel mondo. Per ulteriori informazioni vedere la didattica del progetto Pollino.