La carta mostra che i terremoti avvengono principalmente nella parte superiore della crosta, a profondità minori di 15 km.
In Appennino settentrionale e nel Tirreno Meridionale, invece, si osservano terremoti anche a grandi profondità, fino a 600 km, che evidenziano importanti processi geodinamici in atto come quello della subduzione di litosfera ionica al di sotto della Calabria.
Completano la mappa due inserti tematici. Il primo rappresenta la distribuzione dei forti terremoti che sono avvenuti dall’anno 1000, dedotti dall’analisi della corposa documentazione storica del nostro paese, che ha permesso di realizzare uno dei più importanti cataloghi sismici al mondo. La seconda mappa, ottenuta dai dati GPS, rappresenta la velocità alla quale si muove l’Italia, oggi, rispetto all’Europa stabile. A causa delle fortissime spinte delle placche tettoniche, la crosta si deforma e i massimi valori di deformazione coincidono con le aree sismiche del nostro paese.