Una centrale per l’immagazzinamento dell’energia elettrica sul fondo marino: l’idea è dell’ingegnere tedesco Rainer Schramm, e si basa sulla possibilità di utilizzare l’elevata pressione dell’acqua a grande profondità per l’azionamento di una turbina. Come piega il sito di Science Daily, l’impianto funzione come una normale centrale idroelettrica quando viene utilizzata come “batteria”: produce energia tramite un flusso d’acqua proveniente da un serbatoio, che poi viene ripompata a monte per un nuovo ciclo; l’efficienza è circa dell’80%. Il sistema serve per stabilizzare la produzione di energia e può essere accoppiato a centrali eoliche o solari: un’eccesso di energia nelle ore diurne o di maggiore vento può essere utilizzato per “caricare” l’impianto sottomarino, che può entrare in linea nelle ore notturne o in condizioni di vento insufficiente.