E` buono lo stato delle acque all`isola del Giglio dopo un anno e mezzo di permanenza del relitto della nave Concordia, almeno secondo l`Osservatorio sul recupero della Costa Concordia, l`organismo di controllo che oggi al Comune del Giglio ha fornito il quadro scientifico della situazione nel corso del periodico incontro di informazione sullo stato dei lavori del grande cantiere appena fuori dal porto. L`insieme dei dati, riferisce la Regione Toscana, pur nel permanere del relitto nelle acque del Giglio dice che siamo di fronte ad uno stato del mare senza problemi specifici e particolari, non difforme da quello del resto delle acque isolane e della regione. A confermarlo, hanno sottolineato gli studiosi, sono stati, accanto alle analisi più tradizionali, testimoni incapaci di mentire: colonie di mitili e ricci, messe sul luogo appositamente, e pesci; tutti prelevati periodicamente a campione, esaminati e risultati privi di differenze dai loro simili residenti nelle altre zone della costa toscana. Gli scienziati affermano in sostanza che la presenza della Concordia e del cantiere non ha influito sul complesso della situazione ambientale delle acque, se si esclude la presenza di un`area di sedimenti, un mix di sabbie e cemento proprio vicino alla nave derivante dalle perforazioni nella roccia per piazzare le strutture utili ai lavori di recupero. L`Osservatorio ha chiesto a Costa un rapporto su queste polveri sedimentate, e un progetto di gestione e di ripristino dello stato precedente. Si tratta insomma di conclusioni che sono in grado di tranquillizzare sia la popolazione dei residenti, che quanti sono intenzionati quest`estate a godere delle bellezze dell`Isola del Giglio. L`Osservatorio ha iniziato anche l`esame del piano di smaltimento delle acque contenute all`interno del relitto, un atto per consentire il proseguimento del progetto di raddrizzamento dello scafo in sicurezza per l`ambiente circostante