”Il nostro paese sta cambiando in un modo che avra’ un profondo effetto sulle nostre vite e quelle dei nostri figli”, soprattutto in fatto di clima. ”Il problema non e’ se dobbiamo agire o meno” per contrastare il cambiamento climatico, ”ma e’ se abbiamo il coraggio di farlo prima che sia troppo tardi”. Lo afferma il presidente americano Barack Obama nel discorso del sabato, tornando sul piano nazionale ‘verde’ per rendere l’America piu’ pulita. ”Il piano che ho presentato ridurra’ le emissioni carboniche e ci consentira’ di guidare un assalto coordinato a livello globale contro il cambiamento climatico”, afferma Obama, sottolineando che fra le misure proposte c’e’ un maggiore uso di energia ‘verde’ e meno sprechi. ”Per preparare gli americani all’impatto del cambiamento climatico non possiamo fermarci, dobbiamo lavorare con le comunita’ per costruire infrastrutture resistenti che proteggano le nostre case e le nostre attivita’ e resistano alle tempeste piu’ forti”, mette in evidenza Obama. ”Il piano e’ la strada che dobbiamo prendere. E se ci ricordiamo quale e’ la posta in gioco, ovvero il mondo che lasciamo ai nostri figli, sono convinto che e’ una sfida che riusciremo a portare a termine”, conclude il presidente Usa.
MA GLI AMERICANI NON CREDONO PIU’ AL GLOBAL WARMING – E’ bastato un inverno particolarmente freddo per far diminuire il numero degli americani che credono nel riscaldamento globale. Lo ha certificato l’universita’ del Michigan, il cui sondaggio annuale ha visto un calo del 4 per cento di chi si dice fermamente convinto dell’esistenza del global warming. Gli “ecologisti”, spiega il comunicato dell’universita’, restano comunque la maggioranza, e si attestano al 63 per cento. A dirsi invece completamente scettico e’ stato il 22 per cento del campione, che ha citato proprio l’inverno rigido come principale motivo di dubbio. Gli indecisi sono invece il 16 per cento. “Questo dimostra – scrivono gli autori – che le condizioni meteo influiscono piu’ di ogni altra cosa sulle opinioni. Almeno per ora la tendenza al consolidamento del numero delle persone che credono nel riscaldamento globale sembra essersi fermata”.