A differenza di quanto precedentemente ipotizzato, l’acqua nella crosta terrestre e nel mantello superiore, non può giocare un ruolo così importante come lubrificante della tettonica a zolle. E’ quanto sostiene un gruppo di geologi del Centro di ricerca di Potsdam che ha pubblicato i risultati sul numero del 13 Giugno della rivista Nature. Gli esperimenti di laboratorio nel corso degli ultimi tre decenni, hanno suggerito che la presenza di acqua indebolisse notevolmente la resistenza meccanica dell’olivina, un componente chiave del mantello superiore della Terra. In un recente studio condotto dal Bayerisches Geoinstitut a Bayreuth, attraverso il Secondary Ion Mass Spectrometer (SIMS), si è però rivalutata l’importanza dell’acqua nel definire la rigidità del materiale. Mentre gli studi precedenti erano basati su aggregati minerali, il metodo SIMS ha attivato uno sguardo al ruolo dell’acqua nei singoli cristalli di olivina quasi in scala atomica. “Abbiamo scoperto che l’acqua ha un effetto molto più basso in termini di indebolimento meccanico dell’olivina rispetto a quanto precedentemente ipotizzato“, sostiene Michael Wiedenbeck, che ha condotto l’esperimento. Le nuove osservazioni richiedono una rivalutazione del ruolo dell’acqua nell’interno della Terra. “Il concetto precedente, pertanto, che sosteneva che l’acqua fornisse la lubrificazione alla deriva dei continenti, deve essere attentamente riconsiderato“, conclude il ricercatore.